Responsabilità oggettiva per il Siena, responsabilità diretta per il Grosseto. Sono arrivati i deferimenti dalla Procura Federale emessi da Stefano Palazzi nell’ambito del secondo filone dell’inchiesta sul calcio-scommesse. I bianconeri rischiano solo una penalizzazione mentre i maremmani sono addirittura a rischio retrocessione. C’è anche Antonio Conte, allenatore campione d’Italia con la Juventus, nella lista dei deferiti: lui insieme al suo staff al tempo del Siena sono citati per omessa denuncia in merito alle partite combinate da alcuni giocatori della sua rosa, Filippo Carobbio su tutti (Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena).  Per lui scongiurato comunque il rischio di una lunga squalifica visto che la Procura non ha ritenuto di avere gli elementi necessari per procedere con l’illecito sportivo. Salvo anche il presidente del Siena Massimo Mezzaroma: la Procura Federale non ha ritenuto fondate le accuse nei suoi confronti ed il numero uno bianconero è stato prosciolto da ogni addebito. Il Siena non rischia la retrocessione, ma solo alcuni punti di penalizzazione: per la precisione, il club toscano dovrà rispondere per gli illeciti contestati ai propri tesserati sulle partite contro Novara, AlbinoLeffe, Torino, Varese e Piacenza. (Leggi l'elenco completo dei deferimenti – fonte: Gazzetta.it)

Rischio penalizzazione a Siena Illecito sportivo che però vede coinvolti altri giocatori del Siena, che non solo facevano parte della rosa del campionato di Serie B 2010-11, ma che tutt’oggi vestono la maglia bianconera. Deferiti quindi, oltre a Carobbio  che risulta citato per numerose partite disputate anche lontano dall’Artemio Franchi di Siena, anche Vitiello, Larrondo e Terzi, sempre in riferimento alle partite con Novara e AlbinoLeffe. Altri senesi menzionati sono Belmonte, al tempo della sua militanza nel Bari di uno dei grandi macchinatori del caso (Andrea Masiello, ndr), ma anche gli ex Coppola e Pesoli per le partite con Torino e Varese. In tutti questi casi però la società senese viene deferita solo per resposanbilità oggettiva, cioè solo per avere tra le sua fila dei giocatori citati per illecito sportivo. Per intendersi, lo stesso capo d'accusa per cui dovranno rispondere altri club di Serie A quali Bologna, Sampdoria, Torino e Udinese.

Rischio retrocessione a Grosseto Ben più grave la posizione del Grosseto. In questo caso è il presidente Camilli ad essere stato citato per illecito sportivo e quindi per la società maremmana si parla di responsabilità diretta. Il Grifone, così come il Lecce, potrebbe essere a rischio retrocessione.

Nomi illustriTra i nomi dei deferiti, spiccano quelli di Leonardo Bonucci, difensore della Juventus e della Nazionale, e di Daniele Portanova indagati per illecito sportivo per la partita Udinese-Bari del 9 maggio 2010 (la stessa per cui sono citati i due Masiello e Belmonte). Sempre in merito a quella partita, viene fuori anche il nome dell’esterno juventino Simone Pepe, ma spicca anche il deferimento a Marco Di Vaio, ex capitano del Bologna, per un’omessa denuncia in merito all’incontro Bologna-Bari del 22 maggio 2010, match che ha portato alla menzione per Portanova. Ad inizio agosto tutti questi nomi dovranno sfilare davanti alla Commissione Disciplinare della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Una delle estati più roventi del calcio italiano è solo a metà.

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