Sospendere il calcio per uno-due tre anni. E’ la proposta del premier Mario Monti inseguito al susseguirsi di notizie che stanno portando a galla nuove verità su partite truccate, intrecci con la criminalità organizzata, giocatori venduti (leggi). «Non è una proposta del Governo, ma un desiderio che mi pongo da appassionato di quando il calcio era ancora il calcio – ha detto Monti – mi chiedo ancora se una sospensione del gioco per due o tre anni, visto questo caos, non gioverebbe alla maturazione totale. Fa rabbrividire che un mondo che dovrebbe essere l'espressione dei valori più alti, come sport, giovani, competizione si dimostri invece un concentrato degli aspetti più riprovevoli: slealtà, illegalità', falso, ricerca demagogica di popolarità»
Le reazioni Non si sono fatte attendere le reazioni dal mondo del calcio. Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini ha affermato: «Monti dice solo delle stupidaggini. Dovrebbe pensare prima di parlare. Prima di dire che bisogna “chiudere” il gioco del calcio, dovrebbe pensare ai suoi problemi e a tutto quello che sta distruggendo e facendo chiudere lui con i suoi provvedimenti. Monti inoltre – aggiunge – non si rende conto che, se chiude il calcio, chiude anche lo Stato perché verrebbero meno più' di 900 milioni di euro di tasse all'anno. Per questo dico che dovrebbe pensarci bene prima di dire certe cose». «Credo che quella del presidente Monti sia stata un’espressione volutamente enfatica – ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini – per sottolineare il suo sdegno e la sua preoccupazione per quello che sta emergendo, dando voce alla totalità dei tifosi e degli amanti dello sport nazionale per eccellenza, ma la dichiarazione di Monti non va presa alla lettera».