«Sei punti di penalizzazione da scontare nel campinato di Serie B 2012-13». È stata questa la sentenza, patteggiata, che ha permesso al Grosseto di salvarsi e di ripartire la prossima stagione dalla serie cadetta, pagando inoltre un’ammenda di 40mila euro. Per ora, la società del presidente Camilli si salva, in attesa che altre due partite vengano prese in analisi nella seconda tranche del processo che andrà in scena nel mese di luglio. Per ora comunque, l’ipotesi peggiore (la retrocessione il Lega Pro) è scongiurata.
 
Le altre società Ore di attesa per Empoli e Siena invece che non hanno accettato il patteggiamento e che oggi affrontano il dibattimento. Solo lunedì sapranno il giudizio per i capi d’imputazione di responsabilità oggettiva. Non si dovrebbe andare oltre una multa comunque, così come la sanzione economica è stata la pena inferta del Livorno che ha patteggiato per 15mila euro. Per gli amaranto, ma soprattutto per il Siena (Palazzi ha chiesto 50mila euro di ammenda per questa prima tranche), quello che fa veramente paura è l’appuntamento con il tribunale a luglio.  
 
Gli altri protagonisti Patteggia anche Filippo Carobbio, ex Grosseto e Siena, giocatore reo confesso al centro di tutta l’inchiesta sul calcio-scommesse. Il grande accusatore di Camilli, Conte e Mezzaroma ha accettato la squalifica di 20 mesi. Stessa pena per Conteh. Scarcerati intanto gli ex maremmani Acerbis e Turati. Adesso però la palla passa all’ex ds del Grosseto Iaconi, citato da Carobbio e che dovrà rispondere in procura all’interrogatorio Palazzi. Pur essendo il coinvolgimento di Iaconi tutto da dimostrare, pare sia stata questa notizia a far propendere l’avvocato difensore del Grosseto verso il patteggiamento. Sebbene il patron Camilli sia sempre rimasto fermo su una difesa che faceva vedere una società danneggiata dai propri tesserati (leggi). Nonostante questo però, il pericolo più grosso e imminente per il Grosseto pare scampato.