Limpidezza sulla posizione della società che le permetta di non temere gravi conseguenze per la sentenza. È l’auspicio dei tifosi del Siena dopo il presidente Massimo Mezzaroma è stato ascoltato questa mattina nella sua audizione dal procuratore federale Palazzi, in merito all’inchiesta sul calcio-scommesse portata avanti dagli investigatori di Cremona, Bari e Napoli. «Chiarito tutto? Assolutamente si», ha detto il presidente del Siena, denotando quindi una certa fiducia per lo sviluppo delle indagini.
L’interrogatorio Il numero uno del club senese, sentito per un'ora e 50 minuti, era chiamato a chiarire la sua posizione riguardo alle accuse che gli aveva inferto l’ex tesserato dell’Ac Siena Filippo Carobbio (giocatore reo-confesso) in merito a presunte tentate combine di alcune partite della sua squadra nel campionato di Serie B 2010/2011. Il primo ad accusare il presidente dei bianconeri toscani era stato l’altro pentito Carlo Gervasoni («Gegic mi riferì di aver appreso da un suo amico del Kazakistan che il presidente del Siena diede dei soldi ai giocatori del Modena Tamburini e Perna per vincere l'incontro Modena-Siena del 26 febbraio 2011, terminato 0-1») e dopo era arrivato l'ex Filippo Carobbio che ai federali aveva ribadito quanto detto a Cremona sulla presunta combine del Siena-Varese 5-0 del 21 maggio 2011. Ieri era stato sentito anche Ferdinando Coppola, portiere della compagine bianconera nel campionato 2010/’11 il quale, secondo si legge nel verbale dell’interrogatorio di Carobbio, «entrò negli spogliatoi sbiancato in volto rappresentandoci che poco prima era stato avvicinato da una persona vicina al presidente Mezzaroma che gli aveva chiesto se c'era la possibilità di perdere la partita». Coppola aveva già smentito nella giornata di ieri Carobbio, fornendo così “un assist” al presidente Mezzaroma per il suo interrogatorio odierno. Nelle ultime settimane, inoltre, lo stesso numero uno bianconero aveva accolto di buon grado l’audizione in Procura Federale vista come l’occasione per fare piena luce sulla faccenda. In attesa che domani venga interrogato Antonio Conte, la speranza, adesso più vicina, è che sulla posizione della Robur si possa sempre più fare chiarezza. Secondo Mezzaroma, questa è già stata fatta.