Eurodramma a Firenze, gioia a Parma sullo spoglie di un Livorno retrocesso e impotente di fronte alla voglia di EuropaLeague di Amauri e soci. Si è concluso il campionato di calcio di Serie A, sebbene per Fiorentina e labronici l’ultimo turno non avesse nulla da chiedere. La Toscana però è stato il crocevia principale per chi si è qualificato per l’Europa League – il Parma di Donadoni – e chi ha dovuto drammaticamente dire addio ai preliminari della seconda competizione continentale, il Torino dell’ex viola Cerci, in lacrime dopo il rigore sbagliato in piena zona Cesarini.
Pollice alto per Pepito L’ultimo turno di Serie A ha comunque regalato alcuni segnali positivi in casa viola, come il riavvicinamento tra Montella e la società gigliata per un possibile rinnovo contrattuale del tecnico e la ritrovata vena di Giuseppe Rossi che contro i granata ha siglato il sedicesimo centro stagionale facendo risalire le sue quotazioni in prospettiva Mondiale. Di fronte ai viola, sono svaniti i sogni europei del Torino e le lacrime dell’ex Cerci hanno commosso un po’ tutti nonostante il suo congedo e la sua esperienza a Firenze non fossero state all’insegna del “tutto rose e fiori”.
Viola verso il futuro La Fiorentina si congeda dunque dalla stagione 2013/2014 con il bicchiere mezzo pieno, celebrata in una serata all’insegna della gioia e del gemellaggio con i supporters granata, la sfilata di giocatori e staff con le famiglie, il saluto a Batistuta in tribuna (e stasera in campo per la Partita del Cuore). Il pensiero adesso va al futuro tra una squadra che si deve rinforzare e gli obiettivi già delineati dalla società viola per mettere a disposizione di Montella una rosa che possa ambire a qualcosa in più dell’Europa League. Tutto passerà da Cuadrado, dalla sua eventuale cessione per avere soldi da reinvestire o dalla sua conferma per costruire attorno all’asso colombiano una squadra all’altezza di obiettivi importanti.
Amaranto-cupo Si pensa al futuro anche a Livorno ma qui, con la retrocessione in Serie B già maturata 90’ fa, il quadro si fa più cupo. Tra la possibile cessione societaria e la probabile partenza del tecnico Nicola, tutto sembra più cupo in forse in casa amaranto. La speranza è che si possa mettere un punto e andare a capo, specie dopo l’orribile finale di stagione, per ricercare un primo rilancio a partire dalla cadetteria.