CalcioscommesseGli affari per “aggiustare” le partite del Catania, e consentire così ai rossoblù di salvarsi dalla retrocessione in Lega Pro erano annotate in un libro mastro su cui gli inquirenti della Procura etnea sono riusciti a mettere le mani, insieme a contanti per 100mila euro. L’indagine “I treni del goal”, che ha portato all’arresto di 7 persone, tra cui il presidente del Catania Antonio Pulvirenti, si arricchisce di nuovi particolari inquietanti che avvalorano l’accusa d’illecito sportivo contestata agli indagati con pesanti ripercussioni anche sul calcio toscano. A casa di uno degli arrestati, Piero Di Luzio, la Polizia ha trovato e sequestrato un registro in cui sarebbero annotate le somme di denaro versate per modificare l’esito delle cinque gare, che hanno permesso al Catania di salvarsi. Nel corso di un’altra perquisizione, quella a casa dell’agente di scommesse online Giovanni Impellizzeri, anche lui arrestato, gli inquirenti hanno trovato e sequestrato 100mila euro in contanti, oltre ad un localizzatore di microspie.

Alessandro Bernardini
Alessandro Bernardini

Due i giocatori del Livorno coinvolti La novità in chiave Toscana arriva nuovamente da Livorno: dopo l’avviso di garanzia fatto scattare nei confronti del centrocampista del club amaranto Alessandro Bernardini, è di questa mattina la notizia che c’è un altro calciatore livornese iscritto nel registro degli indagati perché sospettato di aver percepito una somma per alterare il regolare andamento di Catania-Livorno, terminata due a uno, del campionato chiusosi da poche settimane: è il classe ’92 Marco Moscati. E se il presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi, ha annunciato che in virtù di questa inchiesta l’inizio dei prossimi tornei professionistici di calcio potrebbe slittare rispetto all’oggi calendarizzato avvio della metà di agosto prossimo, ecco quello che rischia il Livorno se Bernardini e/o Moscati fossero ritenuti colpevoli di illecito: le società che avrebbero venduto le partite al club etneo rientrano nella responsabilità oggettiva fino a quando saranno tirate in ballo solo da giocatori o dirigenti senza poteri di rappresentanza. Per il Livorno dunque le sanzioni si attenuano rispetto ad esempio a ciò che potrebbe accadere al Catania, che ha direttamente coinvolto il proprio presidente e giurisprudenza sportiva alla mano non si va oltre le penalizzazioni, le cui entità sono però tutte da stabilire.

Il 29 giugno interrogatori di garanzia Pc e telefoni degli indagati sono stati sequestrati, e dalla loro analisi gli investigatori sono certi di poter recuperare informazioni preziose per ricostruire il modus operandi del gruppo. Diciannove in totale le persone indagate. Tra loro anche l’ex difensore di Palermo e Catania Christian Terlizzi, oggi in forza al Trapani. E proprio il derby col Trapani, vinto dal Catania per 4-1, è una delle cinque partite finite nell’inchiesta della Magistratura etnea. Per lunedì prossimo, 29 giugno, davanti al Gip etneo Fabio Di Giacomo, è in programma l’interrogatorio di garanzia nel corso del quale verranno sentiti il presidente del Catania Nino Pulvirenti, l’amministratore delegato Pablo Cosentino e l’agente di scommesse online Impellizzeri. Gli altri quattro indagati, il ds del Catania Daniele Delli Carri; e gli agenti e procuratori Pietro Di Luzio, Fabrizio Milozzi, Fernando Antonio Arbotti, saranno sentiti da altri gip su delega dell’ufficio catanese.