FIRENZE – Calano i residenti in Toscana. Al 31 dicembre 2021 risultavano 3,663 milioni, in calo dello 0,8% rispetto al 2020 (-29.674 individui) e dello 0,2% rispetto al 2011.
Nell’ultimo decennio la riduzione più significativa si registra nella provincia di Massa Carrara (-5,6%), mentre la provincia di Prato registra il più alto incremento (5%). E’ quanto emerge dal censimento permanente della popolazione in Toscana dell’Istat.
Rispetto al 2020 i dati, spiega l’Istat, evidenziano un decremento di 29.674 unità nella regione: la provincia di Firenze perde 11.171 residenti, seguita da Prato (-7.146 residenti). Tra il 2020 e il 2021 solo un comune su quattro non ha subito perdite di popolazione, invece sono 203 i comuni dove la popolazione diminuisce. Secondo il rapporto “la diminuzione della popolazione residente della Toscana è frutto di un saldo naturale fortemente negativo (-24.913 unità), al quale si somma un saldo censuario negativo (-13.564 unità) che le migrazioni non riescono più a compensare (+8.803 saldo migratorio totale) nonostante un lieve recupero dei movimenti demografici internazionali nel 2021 rispetto al 2020”.
La popolazione toscana, evidenzia l’Istat, “presenta, nel 2021, una struttura sensibilmente più anziana rispetto al totale del Paese”. La popolazione straniera in Toscana al 2021 ammonta a 406.508 unità, l’8,1% della popolazione straniera residente in Italia. Oltre il 50% dei cittadini stranieri risiede nelle tre province di Firenze (30,8%), Prato (13,1%) e Pisa (10,3%). La percentuale sulla popolazione residente totale è maggiore rispetto al dato nazionale (11,1% contro 8,5%), l’incidenza provinciale più alta si osserva a Prato (20,6%) e, all’opposto, quella più bassa a Massa-Carrara (7,3%).
Il tasso di mortalità è rimasto pressoché stabile, passando dal 13,0 per mille del 2020 al 12,9 per mille del 2021, con un picco del 14,1 per mille nella provincia di Massa-Carrara. Gli stranieri censiti sono 406.508 (-19.423 rispetto al 2020), 11 cittadini ogni 100 censiti. Provengono da 175 Paesi, prevalentemente da Romania (18,3%), Cina (15,9%) e Albania (14,0%).
Le donne sono il 51,5% della popolazione residente, superando gli uomini di 110mila unità, prevalentemente a causa della maggiore longevità femminile. L’età media si è innalzata rispetto al 2020 da 47,4 a 47,7 anni. Prato e Pisa sono le province più giovani (rispettivamente 45,6 e 46,9 anni), mentre Grosseto e Massa Carrara quelle più anziane (oltre i 49 anni).
Gli analfabeti e alfabeti senza titolo di studio rappresentano il 3,8% dei residenti; il 29,0% dei residenti ha conseguito il diploma di licenza media, il 35,4% ha il diploma di scuola secondaria o di qualifica professionale, il 15,6% possiede un titolo accademico.
Crescono gli occupati rispetto al 2011 (28mila persone in più, +1,8%), soprattutto fra le donne (+3,7%), mentre diminuiscono le persone in cerca di occupazione (-1,9%), in particolare per la componente femminile (circa 3mila unità in meno, pari a -4,1%).