Il Pd perde la città dove nacque il Pci, Livorno. In provincia di Siena cade Colle val d’Elsa, la prima città che divenne socialista alla fine dell’Ottocento. Domenica amara per i democratici che vedono, quindi, la vittoria del Movimento 5 Stelle a Livorno con Filippo Nogarin, 44 anni, ingegnere aerospaziale, residente a Castiglioncello, che al secondo turno ha ottenuto il 53,06%. Per i grillini livornesi la vittoria nella città dove Gramsci e Togliatti fondarono il Partito Comunista Italiano nel 1921 ha il sapore di una vittoria storica, al pari di Parma, con cori e caroselli davanti al Comune andati avanti fino a notte fonda.
Sconfitta bruciante anche a Colle val d’Elsa dove il partito Democratico si era speso con tutte le sue componenti e i suoi uomini per imporre la candidata sullo sfidante. Ha vinto, invece, il già sindaco Paolo Canocchi con una lista civica “Su per Colle” sulla candidata del Pd Miriana Bucalossi. Una vittoria al ballottaggio che non lascia incertezze, visto che Canocchi vince in pressochè tutte le 20 sezioni e s’impone con il 58% sul 41%. «Una gioia davvero immensa, devo ringraziare tutti quelli che hanno contribuito a questa vittoria – ha detto Paolo Canocchi -. E’ un risultato importante non tanto perché abbiamo vinto, quanto perché l’indicazione che ha dato la città è un dato estremamente significativo. Da domani ci metteremo subito al lavoro. Ringrazio tutti i colligiani che hanno deciso di darmi questa responsabilità – ha aggiunto – adesso viene il bello, ma è una sfida affascinante che non vedo l’ora di vivere». «Complimenti a Canocchi e auguri di buon lavoro». E’ il messaggio che Miriana Bucalossi ha affidato a Facebook subito dopo la notizia della vittoria del suo sfidante.
I sindaci democratici A Follonica, invece, diventa sindaco con il 58% l’attuale vicesindaco Pd Andrea Benini, già vincitore di primarie molto agguerrite nel marzo scorso (leggi), che si è imposto sul candidato azzurro Daniele Baldi.
Mentre a Montecatini Terme ha prevalso il sindaco uscente, il democratico Giuseppe Bellandi (60,02%) su Riccardo Sensi (34%). «E’ un risultato che premia il nostro lavoro – ha detto Bellandi – l’idea che abbiamo della città, l’impegno, la serenità. Ringrazio ovviamente tutti coloro che mi hanno votato, ma anche quelli che non l’hanno fatto. La responsabilità con questo risultato è ancora aumentata. Domani è un altro giorno e c’è tanto da fare per questa città. Al ternmine di una campagna elettorale dura ora ci sarà da pacificare. Da ritrovare un clima disteso dove trovare le migliori soluzioni per Montecatini»
Vittoria di misura a Cecina dove il candidato di centrosinistra Samuele Lippi (51,9%) è stato eletto sindaco battendo lo sfidante azzurro Paolo Barabino, con appena 420 voti di scarto. Affida a Facebook la sua emozione Lippi che in un post scrive: «Un grazie che va ben oltre ogni retorica di circostanza.Ieri sera si è concluso un percorso fatico ed entusiasmante che mi ha assorbito totalmente negli ultimi mesi. Questa mattina ne inizia un altro che sarà altrettanto faticoso ed entusiasmante, che mi assorbirà 7 giorni su 7 per 5 anni! Grazie a tutti quelli che hanno avuto fiducia nel mio progetto e gli hanno dato credibilità. Adesso, da questo momento, finisce il tempo dei grazie ed inizia il momento del fare, quello per cui si è orgogliosamente sindaco di tutti i cittadini e non solo di una parte.Auspico, per il bene della nostra città, che l’opposizione faccia bene il proprio lavoro, incalzando la maggioranza a fare sempre meglio. Io di certo mi impegnerò costantemente per perseguire il bene di Cecina e dei cecinesi.Buon lavoro! #CecinaèRipartita!». Il candidato di Forza Italia ha solo sfiorato l’impresa raggiungendo il 48% dei voti.
A Certaldo Giacomo Cucini (Pd) ottiene il 53,3% battendo lo sfidante 5 Stelle Fabio Cibecchini che si ferma al 46,7%. «Grazie. Grazie ai 3829 certaldesi che ieri mi hanno dato la fiducia, e grazie a quelli che hanno scelto un altro candidato, perché nei prossimi cinque anni mi batterò come un leone perché i secondi cambino idea». Queste le prime parole di Cucini. «È stata una vittoria di misura, segno che non siamo riusciti, io per primo, a convincere del tutto i cittadini del nostro progetto di cambiamento, e per questo io e la mia giunta lavoreremo da subito per cominciare a realizzarlo, quel cambiamento, a partire dalla riprogettazione della viabilità insieme ai cittadini. Faccio, i complimenti a Fabio Cibecchini per il coraggio e la passione con cui ha affrontato la campagna elettorale, e soprattutto per il risultato importante che ha ottenuto. Lo aspetto in Consiglio comunale per dimostrargli con i fatti che su di me e sulla mia squadra si sbagliava, e spero che potremo lavorare, pur nelle divergenze, nell’interesse dei cittadini di Certaldo. E adesso, al lavoro, per realizzare la nostra #ideacertaldo!». «Andiamo a stringere la mano al nuovo sindaco di Certaldo – scrive su Facebook Cibecchini – , fieri della campagna elettorale che abbiamo fatto e ringraziando tutti i cittadini di Certaldo per la partecipazione dimostrata».
Centrosinistra vittorioso anche a San Giuliano Terme (Pisa) dove Sergio Di Maio (Pd) è stato eletto sindaco ottenendo il 63,1%, contro lo sfidante 5 Stelle Giuseppe Strignano (36,9%). «Sono onorato di essere il nuovo sindaco dei sangiulianesi». Queste le prime parole di Di Maio dopo lo spoglio. «Ho ottenuto 26 punti di vantaggio sul mio avversario, la più grande differenza di questa tornata elettorale in Toscana.Da oggi sono pronto a cominciare questa nuova avventura con l’impegno, innanzi tutto, di recuperare la partecipazione di quanti si sono astenuti, cercando di capirne le ragioni. Il dato dell’astensione è davvero preoccupante e mi dice che c’è un grande lavoro di ricucitura da fare tra la politica e i cittadini. Sarò subito operativo, per nominare la giunta e per mettere l’amministrazione comunale in condizioni di essere al più presto pienamente efficiente, perché c’è tanto fa fare e perché voglio che si possa percepire immediatamente un cambio di passo».
Sfida tutta a sinistra a San Giovanni Valdarno (Arezzo) dove è stato riconfermato con il 56,90% il sindaco uscente Maurizio Viligiardi, appoggiato dal Partito Democratico e dalla lista Città Futura. Lo sfidante, Francesco Carbini, appoggiato da Cresce San Giovanni, Valdarno città e Sinistra per San Giovanni Valdarno ha ottenuto il 43,10% delle preferenze. «Grazie a tutti! – scrive Viligiardi sul suo profilo Fb – Devo ringraziare tante persone per il risultato di ieri. Tutti coloro che mi hanno supportato in questa campagna elettorale e tutti coloro che mi hanno votato sia al primo che al secondo turno. Non e’ stata un’elezione semplice: il ballottaggio, la scarsa affluenza e le percentuali di quest’ultimo sono segnali che vanno interpretati e da cui dovremo trarre qualche insegnamento. Spero di essere, nei prossimi cinque anni, all’altezza delle aspettative di chi c’ha dato fiducia e conquistare l’
apprezzamento di chi ha votato per altri o non ha espresso la propria scelta. Ce la mettero’ tutta!»
Laconico tweet Il commento di Enrico Rossi ai risultati del ballottaggio di domenica è affidato ad un laconico tweet dedicato a Livorno: «Il Pd vince anche al secondo turno. Brucia la sconfitta di #Livorno dovuta ad una crisi più grave che altrove. Auguri al nuovo #sindaco». Stranamente il Governatore della Toscana si è “dimenticato” di Colle val d’Elsa, dove si era abbondantemente speso in campagna elettorale, insieme a quasi tutti i big del partito regionale e nazionale.
Guicciardini (Pd Siena): «Per il Pd a Colle si apre fase di riflessione» «Al neo sindaco vanno i nostri complimenti e l’augurio di buon lavoro. L’esito del voto di oggi – sottolinea Guicciardini – carica di grande responsabilità Canocchi. Il Pd farà la sua parte per contribuire al bene di Colle in una fase molto delicata, che necessita di elementi di discontinuità e innovazione». E’ questo il commento del segretario provinciale del Pd senese Niccolò Guicciardini. «Ringraziamo Miriana Bucalossi che si è messa in gioco affrontando cinque mesi di intensa campagna elettorale. Per il Pd a Colle di val d’Elsa si apre una fase di riflessione su questo voto e sul futuro. Una riflessione seria e serena dalla quale sono certo riuscirà a ripartire per lavorare, con forza e determinazione, per il bene di Colle di Val d’Elsa».
Nogarin: «Domani andrò a prendere le chiavi dell’ufficio, anzi ci vuole un fabbro che c’é da cambiare una serratura» «Ti dico che cambia la storia, apriremo un po’ di finestre e cambieremo l’aria». E’ stato questo il primo commento di Nogarin, appena eletto sindaco, salendo le scale del palazzo comunale di Livorno. «Ne vedremo delle belle. C’é da festeggiare non solo per il M5s ma per tutta la città, perché questa città merita il meglio, c’è uno splendore dietro a quel governo che abbiamo fortemente criticato». «Mi impegnerò perché il cambiamento porti beneficio a tutti – ha aggiunto – e non solo a una parte, noi abbiamo sempre criticato chi ha fatto dell’amministrazione una questione di parte. Mi sento emozionato, è una grande responsabilità ce ne rendiamo conto, ma faremo molto bene. Domani andrò a prendere le chiavi dell’ufficio, anzi ci vuole un fabbro che c’é da cambiare una serratura».
Ruggeri: «Sconfitta pesante per il Pd» «E’ una sconfitta pesante per il centrosinistra e per il Pd, dove ci saranno riflessioni e fortissimi cambiamenti da fare. Ma è una sconfitta di cui mi prendo per intero la responsabilità». Così lo sfidante sconfitto Ruggeri. «Gli elettori – ha detto – hanno deciso di mettersi tutti insieme, anche con differenze politiche, per dare una spallata al sistema-Livorno, al sistema-città. Io – ha aggiunto – ho provato a dare tutti i segnali di cambiamento possibili…Ma la faccia ce l’ho messa io e la sconfitta è mia».