E’ stata l’ala di un angelo in stucco, di circa 10 centimetri per un peso sui 400 grammi, a cadere dal soffitto, da un’altezza di 12 metri, all’interno del complesso della Cappella Brancacci a Firenze. Il distacco si è verificato nella cappella degli Uguccioni, detta del Soccorso. Il frammento è precipitato al suolo nella notte tra martedì e mercoledì scorso. E’ quanto è stato spiegato durante il sopralluogo effettuato questa mattina dall’architetto Giorgio Caselli, responsabile del servizio belle arti del Comune di Firenze da cui dipende la manutenzione del complesso (la proprietà è del Fec, il Fondo degli edifici di culto del ministero degli Interni).
Consolidamento nel 2008 «La cappella Uguccioni era stata sottoposta ad un accurato intervento di consolidamento nel 2008, in seguito al verificarsi di una grossa infiltrazione – ha spiegato Caselli -, la caduta dell’ala può essere legata a conseguenze postume di quell’evento, come fenomeno di degrado progressivo dello stucco; non sarebbe stato prevedibile nemmeno con una ispezione specifica effettuata in tempi molto più recenti».
Complesso museale chiuso Il complesso museale Brancacci è stato chiuso al pubblico (la chiesa del Carmine cui afferisce è invece aperta): non è ancora deciso se domani potrà riaprire. Di certo l’accesso alla cappella del Soccorso resterà interdetto e lunedì prossimo i tecnici di Palazzo Vecchio eseguiranno le analisi necessarie per capire le cause del distacco. Sempre lunedì partirà un monitoraggio delle superfici del complesso: programmato tra qualche mese, è stato anticipato in seguito a quanto accaduto. Ogni anno, ha spiegato ancora Caselli, il Comune di Firenze spende circa 1 milione di euro per curare la manutenzione dei beni culturali che ricadono sotto la propria responsabilità, da quelli più grandi, come Palazzo Vecchio, a lapidi e tabernacoli disseminati nel tessuto urbano cittadino. Il 19 ottobre scorso a Firenze un turista spagnolo di 52 anni, morì dopo essere stato colpito da un peduccio in pietra serena staccatosi dentro la basilica di Santa Croce.