Cinquecento firme per dire “no” alla caccia alla volpe in tana. Dopo la lunga battaglia condotta e vinta dalle associazioni animaliste a Siena lo scorso aprile (leggi), in Toscana si torna a parlare di stop ai cosiddetti “contenimenti programmati”. Questa volta a Grosseto dove la Lega Anti Vivisezione ha inviato formale richiesta al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e al presidente della Provincia, Leonardo Marras, per bloccare la caccia in tana alla volpe e scongiurare ogni rischio di allungare la stagione venatoria per questa specie.

Lav: «Metodologia crudele, va abbandonata» La Provincia di Grosseto da diversi anni chiede alla Regione di modificare la vigente legge regionale numero 20 al fine di concedere un prolungamento del calendario venatorio alla volpe sia in battuta che in tana fino al 15 marzo (oggi è prevista solo nel mese di gennaio) con modalità definite dalle stesse Province. «E’ il momento che questo tipo di richieste, fatte al solo fine di compiacere i cacciatori, siano abbandonate del tutto – dichiara Giacomo Bottinelli, responsabile Lav Grosseto -. La Regione ha sempre in passato respinto l’istanza sulle volpi della Provincia di Grosseto e peraltro la legge 157/92 consente la durata della stagione venatoria solo fino al 31 gennaio. Chiediamo all’amministrazione Provinciale di ritirare la propria richiesta di allungamento del calendario e alla Regione di respingerla e di abolire la caccia in tana – conclude Bottinelli – visto che è una metodologia particolarmente crudele nei confronti degli animali, braccati nei loro rifugi dai cani, e le province di Prato e Siena hanno rivisto i propri piani di abbattimento alla volpe in seguito alle proteste popolari».