«Abbiamo sollecitato la Giunta regionale e l’assessore Remaschi, affinché ci sia l’immediata attivazione del provvedimento per la nomina degli attuali presidenti degli Atc toscani in Commissari, con l’obiettivo di non bloccarne le normali attività, fondamentali per la salvaguardia della nostra agricoltura». A sottolinearlo è la Cia Toscana in seguito alla bocciatura da parte della Corte Costituzionale della riforma della Regione Toscana in termini di ampliamento degli Ambiti territoriali di caccia (Atc) – che scendono a nove e corrispondono ai territori delle ex province (con accorpamento di Firenze e Prato) – dichiarandola “illegittima”. La Consulta, infatti, era stata coinvolta da un ricorso in via interpretativa da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, contro la legge regionale toscana 88 del 2014 (in relazione alla lettera ‘s’ dell’art.117 della Costituzione).
La Cia Toscana si è subito attivata con la Regione sollecitando una rapida soluzione attraverso il provvedimento prospettato dalla Giunta regionale: «Il provvedimento che porterà alla nomina dei Commissari – aggiunge la Cia Toscana – permetterebbe di evitare gravi problemi alle nostre aziende agricole, proseguendo con tutte le attività degli Atc fra cui la verifica dei danni causati dagli ungulati; proseguire con la caccia di selezione; il controllo delle aree rurali evitando una selvaggia proliferazione di animali selvatici; art.37 della legge regionale (controllo fauna selvatica). Siamo fiduciosi – conclude la Cia Toscana – in una rapida risoluzione, dopo lo ‘stop’ alla legge».