«Ci sono alcuni aspetti da chiarire ma c’è una buona base di lavoro che dovrebbe portare, mi auguro, ad un provvedimento utile per le comunità locali». Così il coordinatore delle città metropolitane e sindaco di Firenze Dario Nardella, al termine di un incontro tra Esecutivo e Anci. «In particolare – ha spiegato il primo cittadino gigliato – c’è un aspetto che riguarda le opere pubbliche cofinanziate dai fondi europei e locali. La nostra richiesta è di inserire il cofinanziamento locale tra quei fondi che non vanno a incidere sul Patto di stabilità. Altrimenti queste opere necessarie rischiano di essere rallentate perché i comuni non possono contribuire a causa del tetto imposto dal Patto di stabilità».
Verso uno snellimento della burocrazia «Sono le opere pubbliche dell’allegato al Def: parliamo di metropolitane e tranvie, che servono a dare ossigeno al Paese – ha spiegato ancora Nardella -. In sostanza è lo stesso ragionamento che il Governo fa con l’Europa: avere un allentamento di Patto per fare investimenti importanti. Lo stesso vale per i Comuni. A Firenze – ha concluso poi – il bilancio è già stato approvato in primavera, gli altri comuni dovranno fare i conti con il quadro generale. Con il decreto legge sarà certamente più agevole l’approvazione dei bilanci».