Quasi 2 milioni di presenze turistiche in più. E’ quanto si attendono, per il 2018, gli operatori toscani di settore intervistati dall’ultima indagine condotta da SL&A Turismo e Territorio per conto di Toscana Promozione Turistica, i cui risultati sono stati presentati oggi a Firenze dall’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo, dal direttore di Toscana Promozione Turistica Alberto Peruzzini e dal presidente di SL&A Turismo e Territorio Stefano Landi.
Attesa crescita degli arrivi del 4% Dopo un 2017 più che positivo, con circa il 61% degli operatori che dice molto soddisfatto della passata stagione turistica, anche l’anno in corso si prospetta positivo per la Toscana del turismo. Gli operatori di settore, infatti, guardano con molta fiducia alla nuova stagione e si aspettano un crescita prudenziale attorno al +4% negli arrivi (+3.3% per i turisti italiani e +4.4% per gli stranieri) e una aumento di fatturato del 3.4%. A credere di più in un 2018 positivo sono gli operatori attivi nelle destinazioni di montagna e di mare, seguiti da quelli delle località termali e collinari che scommettono, in primo luogo, su un aumento delle presenze straniere. Mentre chi opera nelle città d’arte, sempre gettonatissime, non si sbilancia più di tanto prevedendo, sostanzialmente, di ripetere il successo del 2017. Intanto, il maltempo che ha caratterizzato la prima parte dell’anno non ha scoraggiato il turismo primaverile e le prenotazioni per il periodo aprile-maggio fanno già registrare un ottimo tasso di occupazione: il 33.6% in media con picchi nelle città d’arte del 46.1% e del 36.4% in campagna.
Web indispensabile per la promozione In crescita il ruolo del web come canale di vendita, con oltre il 50% del fatturato che deriva dalle vendite on-line: in crescita per tutte le strutture ricettive, sempre più attive in rete per promuoversi e che nel 94% dei casi punta sul proprio sito web, che rimane un asset fondamentale (21.3% delle prenotazioni). E a crescere è anche l’utilizzo dei social network (+2.5% sul 2017): oggi 2 strutture su 3 si promuovono, infatti, tramite i canali social, Facebook e Instagram in testa, con il 57% degli operatori che li ritengono strumenti di promozione molto importanti e il 65% che li usa attivamente. Le più social? Le strutture in montagna e in collina.
L’assessore Ciuoffo: «Alta qualità del sistema di accoglienza» «Certamente queste proiezioni rappresentano una ottima base di partenza – ha detto Ciuoffo -. Ma ci dicono soprattutto che il lavoro svolto finora è stato un buon lavoro, sebbene ci imponga di guardare avanti, senza sedersi sui risultati ottenuti o compiacersi. E’ il risultato di un percorso che abbiamo affrontato con gli operatori del settore, con la massima condivisione. Quando su un settore come questo si riescono ad attivare sinergie pubblico-privato l’effetto moltiplicatore è garantito. La risposta alle sollecitazioni e alle lezioni arrivate dal passato è stata molto positiva da parte degli operatori, in termini di investimenti ed innovazione. Anche l’aspetto relativo alla distribuzione dei flussi è un elemento sul quale il lavoro prosegue: dobbiamo cercare di condizionarli e governarli, e non che siano loro a farlo nei nostri confronti. Si concentrerà su questo lo sforzo per il futuro, nel tentativo di raccontare tutta la Toscana e alleggerire il peso sui soliti poli di attrazione rappresentati dalle città d’arte. Oltre all’alta qualità del nostro sistema di accoglienza – ha concluso l’assessore – occorre creare motivazioni di viaggio sempre nuove. Stiamo lavorando a iniziative specifiche su questo e lo faremo con l’impegno e la professionalità di Toscana Promozione Turistica che si attesta tra le migliori agenzie regionali di promozione turistica in Italia, come spesso sottolineato anche da Enit».
Peruzzini (Toscana Promozione): «In aumento anche i fatturati» «Le sensazioni degli operatori sono positive – ha commentato Peruzzini -. C’è una crescita consistente, perché un 3-4% in più di presenze rispetto ad un 2017 che già aveva fornito un dato ampiamente positivo, significa tanti turisti in più. Crescono anche i fatturati: chiedendo agli operatori abbiamo ottenuto una conferma in tal senso, prodotta dalla crescita di un turismo di qualità che non riguarda solo le città d’arte ma un po’ tutta la regione. Il peso che stanno sopportando i poli più attrattivi è l’elemento che speriamo di continuare ad avere ma che dobbiamo anche saper meglio gestire e indirizzare. Dobbiamo incidere ancora di più su questo, valorizzando tante realtà altrettanto affascinanti e che ancora non hanno ottenuto il giusto riconoscimento».