SIENA – Quando Alex sfreccia a tutta velocità in bicicletta ha appena salutato la sua Aidi. Le ha dato quell’ultimo bacio e “se ha gli occhi un pochino lustri è per via che il vecchio Alex quando fila così è come il vento”.
Piange? Forse. Ma sono lacrime di un’emozione appena divorata con la fame di vita. Un sapore amaro di una dolcezza unica. Il piacevole retrogusto di diventare grandi senza voler lavare dalla bocca quell’aroma di spensieratezza insita in gioventù.
Definisci quell’emozione Alex. Dalle un nome. No, non ci riuscirai tu come nessuno di noi. Ma la inseguirai sempre, ti ci nasconderai o ti ci rifugerai. La coccolerai e maledirai.
Come? In bicicletta il vecchio Alex. In Vespa il sottoscritto…per dare la colpa al vento quando gli occhi si fanno lustri per via di un’emozione divorata e indefinibile.
Quindici lustri da quando Piaggio depositò il brevetto il 23 Aprile 1946, e da allora la 2 ruote più celebre del mondo ha unito passioni e culture lontane e diverse. Primo marchio veramente globale della mobilità, quello di Vespa, negli anni, è stata la protagonista di fenomeni di costume, musicali, giovanili e ha accompagnato i paesi più diversi nelle fasi di benessere economico.
Oggi Vespa, vera cittadina del mondo, è prodotta in tre siti produttivi: Pontedera, stabilimento nel quale nasce ininterrottamente dal 1946 e la cui produzione è destinata all’Europa e i mercati occidentali, Americhe comprese, Vinh Phuc, in Vietnam, che serve il mercato locale e i paesi del Far East e in India, oltre che nel modernissimo impianto di Baramati, aperto ad Aprile 2012 e dal quale escono le Vespa per il mercato indiano.
E allora buon compleanno Vespa che ogni volta mi riporti da Aidi, per un ultimo bacio, per una fuga a tutta velocità verso l’emozione. Solo io te sappiamo se gli occhi lustri erano colpa del vento.