Un pezzo di mondo orientale si ritrova ogni anno in vari punti del globo terrestre per far si che anche chi non viva nel territorio caratterizzato dalla lunga muraglia, possa festeggiare degnamente il proprio capitano. Capita a Sydney come a Nairobi, a New York come a Mosca. In Italia il punto di ritrovo per eccellenza è Prato, capitale di fatto nel paese a forma di stivale dove i cinesi decidono di festeggiare il proprio capodanno. Secondo lo Zodiaco cinese il 2016 è l’Anno della Scimmia. Ieri il suo apice con un immensa festa che ha coinvolto tutto il territorio che ha nel Bisenzio il proprio fiume principale.
Carnevale cinese a Prato Un carnevale di colori, luci, suoni e voci , dal paese del Sol Levante, che si trasferisce in Toscana, facendo divenire Prato una piccola Pechino, dando un segno di integrazione perfetta, cosa che magari tutto il resto dell’anno può sembrare una forma di rivalità fra l’autoctono e lo straniero. E così è stato anche ieri quando chi ha percorso fra via Valentini ed il Museo Pecci, senza dimenticare piazza Mercatale e lo stadio ‘Lungo Bisenzio’, si è fatto affascinare dalla cultura popolare derivante da Mao Tze Tung. La comunità cinese di Prato, una delle più numerose d’Europa, ha festeggiato l’arrivo del Capodanno cinese con il corteo del Dragone, a cui hanno partecipato alcune centinaia di persone, in una tradizione che era ripresa soltanto l’anno scorso, dopo oltre un lustro di assenza. La manifestazione è partita alle 10 dal tempio buddista di piazza del Mercato nuovo, poi ha percorso via Pistoiese – ormai divenuta arteria principale della Chinatown di Prato con la pressoché totale acquisizione di immobili da parte degli orientali – per immettersi poi nel centro storico.
La buona riuscita dell’evento e un pizzico di polemica Il sindaco Biffoni si è goduto la festa come migliaia di pratesi, evitando di entrare in polemica nei confronti del consigliere di una lista civica, Aldo Milone, che alcune prima aveva dichiarato: «La Regione Toscana, nella persona del presidente Enrico Rossi, ha dato un contributo di 35.000 euro alla comunità cinese per lo svolgimento del suo Capodanno . Leggendo questa notizia, il mio pensiero è andato subito agli organizzatori del famoso Carnevale di Paperino che quest’anno non ha avuto luogo perchè i predetti organizzatori non erano riusciti a reperire risorse economiche per affittare un capannone». Tornando al capodanno cinese nella sua essenza, il vero spettacolo è andato in scena ieri sera quando tutti i negozi dell’area pedonale (via Pistoiese e vie limitrofe) hanno esposto le tipiche lanterne rosse dei festeggiamenti del Capodanno cinese e hanno messo in esposizione e vendita i propri prodotti, con la presenza di diversi punti di street food per degustazioni tipiche. Presenti anche bancarelle di artigianato a cura di Filo di Paglia e CNA World. Da segnalare un effetto che ha quasi del miracoloso andato in scena nelle ultime ore a Prato: grazie ad un’organizzazione perfetta di alcune squadre di volontari, al termine della festa chiusasi ieri notte, le vie sono state ripulite fin da subito dalla sporcizia e dai rifiuti che erano state lasciate lungo la via della cittadina capoluogo di provincia fra Firenze e Pistoia. Un vero e proprio self-made in termini di raccolta della nettezza urbana, che già questa mattina rendevano Prato una città in perfetto utilizzo, senza nessun effetto di danni derivanti dal corteo di festeggiamento del Capodanno cinese.