Una richiesta di dimissioni a tutti gli effetti, non la prima tra l’altro, per il sindaco di Piancastagnaio Fabrizio Agnorelli. La richiesta arriva dalla federazione provinciale dei socialisti, usciti dalla maggioranza in estate, e che oggi tuonano contro il primo cittadino del Pd che starebbe traghettando il Comune verso il commissariamento. Un Comune, quello amiatino, ed un “governo”, quello di Agnorelli, che non sembrano avere pace già da tempo fin da quando, nel novembre 2011, il vicesindaco Simone Renai si dimise e alcune vicende giudiziarie interessarono il sindaco e un funzionario comunale (leggi). In quella occasione la maggioranza compatta in Consiglio comunale invito Agnorelli a non cedere. A distanza di poco più di un anno le cose sono molto cambiate.
 
Potere individuale e collettività «La crisi economica e quella dei rapporti tra cittadini e la politica – scrivono i socialisti -, sono i due fondamentali aspetti  che rivendicano più partecipazione e trasparenza nelle scelte economiche e politiche a tutti i livelli. Le recenti primarie del centrosinistra sono state un momento di reale coinvolgimento della popolazione che, se chiamata ad esprimersi, dimostra di saper premiare la qualità dei suoi interlocutori e di voler percorrere la strada del rinnovamento. A tutti i livelli nazionali e locali le forze politiche devono dimostrare di saper riannodare i fili della partecipazione con tutti coloro che non vogliono più delegare al “leader” del momento  il proprio destino amministrativo, sociale ed economico. Di fronte al necessario passaggio alla politica del “fare”, che dovrebbe rappresentare la normalità amministrativa in un Paese come il nostro, molti purtroppo continuano a vivacchiare perpetuando il potere individuale a scapito del benessere della collettività».
 
Un cambio di rotta necessario «E' giunto il momento di cambiare rotta. Non possono più essere tollerate situazioni di stagnazione come quella del Comune di Piancastagnaio, dove tutto ormai da troppo tempo non funziona. Per queste ragioni in estate il PSI dichiarò la propria uscita dalla maggioranza del Sindaco Agnorelli con un lungo elenco di motivazioni già ampiamente e ripetutamente espresse. Una tra le tante la condizione della mancanza di un Piano Strutturale che, in riferimento al vincolo legislativo dell’adozione di norme di salvaguardia per un periodo non superiore al triennio (il comune risulta invece averle adottate da oltre un quinquennio), rischia di condurre Piancastagnaio al  commissariamento».
 
Si vada alle urne«Chiediamo quindi che venga immediatamente riconcessa ai cittadini di Piancastagnaio la prerogativa di esprimere la propria volontà amministrativa, affinché una nuova gestione possa conferire nuovo slancio e rinnovata concretezza all'azione del Comune in un momento di particolare difficoltà economica delle sue famiglie e delle sue imprese. Il PSI auspica un confronto ampio e rivolto a tutti i gruppi politici oggi in consiglio e in misura ancor maggiore a quelli che politicamente trovano espressione nel centrosinistra nazionale, con l’obbiettivo di determinare, tramite primarie aperte che consentano ai cittadini Pianesi di esprimersi ampiamente  sulle idee programmatiche e sulla scelta dei candidati a “Primo Cittadino”, la rapida scelta di un programma e di un candidato Sindaco. Riconcediamo quindi la sovranità al popolo perseguendo quello che è il principio più importante della cultura socialista e progressista in ogni paese  del mondo».
 
La reazione del Pd La reazione alla richiesta di dimissioni all’interno del Partito Democratico è stata di stupore e perplessità ed è stata affidata alle parole di Eros Guerrini, segretario dell’Unione comunale Pd di Piancastagnaio: «Il documento sembra essere stato firmato dalla federazione provinciale Psi-riformisti e dal partito socialista di Piancastagnaio, ma questo non collima con la linea seguita dai socialisti finora almeno a livello provinciale. La federazione provinciale del Psi si è sempre detta disponibile a riconoscere l’attuale amministrazione comunale di Piancastagnaio, anche in seguito alle difficoltà che si sono verificate ultimamente. Da parte nostra non abbiamo nessuna motivazione valida per interrompere l’alleanza con il Psi. Un’alleanza che ci ha consentito di lavorare con persone valide e competenti, compreso l’assessore Psi presente in giunta e che conferma la sua fiducia al Sindaco, che è stata importante finora e che sarà fondamentale anche nei prossimi anni per proseguire e portare a termine progetti di grande rilevanza per la città pianese. Noi continuiamo ad essere disponibili al dialogo con le forze politiche che vorranno cercare, con noi, ogni soluzione possibile a qualsiasi problema di gestione dell’amministrazione comunale, evitando ultimatum e polemiche sui mezzi di informazione che disorientano i cittadini e creano ancora più confusione all’interno dell’amministrazione comunale, generando anche possibili problemi di fiducia nelle istituzioni».