Aperto fascicolo d’indagine sull’incendio divampato questa notte sulla sommità della Torre del Mangia in piazza del Campo a Siena. Secondo quanto si apprende la Procura di Siena, a seguito di sopralluogo effettuato questa mattina, ha aperto un fascicolo iscritto a modello 45, cioè quello degli atti non costituenti notizia di reato. La parte interessata dalle fiamme non è stata posta sotto sequestro mentre i Pm del Tribunale di Siena Fabio Maria Gliozzi e Serena Menicucci hanno acquisito il video delle telecamere di sicurezza poste sulla sommità della Torre del Mangia in attesa, inoltre, del rapporto conclusivo dei Vigili del Fuoco.

Incendio scaturito da candele ornamentali Secondo una prima ricostruzione si esclude comunque l’origine dolosa dell’incendio che sarebbe scaturito da alcune candele ornamentali accese in prossimità del luogo dove è divampato l’incendio. Dal sopralluogo effettuato quest’oggi dai rappresentanti dell’amministrazione comunale e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, non risultano danni infrastrutturali alla torre e alla sede campanaria che rimangono interdetti ai visitatori. A riportare danni è stato il ponte radio dei vigili urbani che si trova poco distante dal luogo dove è divampato l’incendio.

Quel precedente del 1701 L’incendio divampato la scorsa notte sulla sommità della Torre del Mangia a Siena ha un precedente che risale ad oltre 300 anni fa. Era infatti il gennaio del 1701 quando, durante la festa annuale per la commemorazione dell’ingresso nel Granducato di Toscana, come consuetudine vennero accese delle fiaccole sul Palazzo e sulla Torre da cui scaturì un incendio che danneggiò una delle travi sottostanti alla cella campanaria. Allo stesso anno, inoltre, risale il primo Palio corso il 16 agosto. Fu la contrada dell’Oca che nel 1701, data l’emozione per aver vinto il Palio di luglio, chiese di poter correre un nuovo Palio nel quale metteva a disposizione la sua vincita in denaro, di cui una parte serviva per coprire le spese per organizzare il nuovo Palio, mentre l’altra veniva assegnata alla nuova contrada vincitrice che sarebbe poi stata la Chiocciola. Le fiamme hanno avvolto ieri invece la Torre del Mangia mentre erano in corso i festeggiamenti della contrada dell’Onda per la vittoria del Palio corso poche ore prima.

Il simbolo di Siena che ha resistito a fulmini e terremoti A mettere a repentaglio la torre simbolo di Siena nella sua storia secolare non sono stati solo gli incendi ma molto spesso i fulmini che si sono abbattuti sulla sua sommità fino a quando, alla fine del ‘700, fu dotata di una struttura parafulmini. Sempre alla fine del 18esimo secolo a mettere a dura prova la torre fu un violento terremoto che però non ne intaccò la struttura. La torre ‘vanta’ oggi quasi 700 anni, i lavori per la sua costruzione cominciarono nel 1325, e con i suoi 88 metri di altezza è la terza torre antica più alta d’Italia. Il nome ‘Torre del Mangia’ si deve ad uno dei primi campanari che aveva il compito di scandire le ore, tale Giovanni di Balduccio, noto per i suoi sperperi e i suoi vizi legati soprattutto alla cucina. Tale fama gli valse il soprannome di ‘Mangiaguadagni’ o, più semplicemente, ‘Mangia’.