Sulla chat WhatsApp dei compagni di classe ha postato un video in cui si mostra una decapitazione da parte di un miliziano dell’Isis e adesso, anche se la preside della sua scuola ha catalogato l’episodio come una bravata, i carabinieri hanno avviato accertamenti. È accaduto in un centro della provincia di Lucca e la notizia è riportato su alcuni media locali. Protagonista della vicenda un ragazzino, 13 anni, di origine marocchina, di una famiglia che viene descritta come integrata nel paese e che frequenta un centro culturale islamico. Qualcuno dei compagni di classe avrebbe anche accusato un leggero malore nel vedere le immagini cruente ed il ragazzino è stato convocato dalla preside della scuola con i genitori che, spiega la stessa dirigente, si sono mostrati «mortificati per l’accaduto». Gli accertamenti dei carabinieri, tuttavia, proseguono anche per capire come il ragazzo possa essere entrato in possesso del video che non sarebbe pubblicato sui normali canali del web.
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