I Carabinieri Forestali di Grosseto ricorreranno all’esame del dna per individuare i responsabili della posa di una serie di lacci metallici, strumenti illegali usati per la cattura di cinghiali e altri animali selvatici, nei pressi dell’antica tenuta di Pescaia, nel grossetano. I militari sono intervenuti dopo che un cinghiale, una femmina di circa 70 chilogrammi di peso, è stata ritrovata presa a un laccio.
Trovati altri 7 lacci All’arrivo della pattuglia l’animale stava cercando di liberarsi dimenandosi con violenza. La liberazione è stata complicata ed è stato necessario l’intervento di un esperto in catture di animali selvatici, per assicurare che l’operazione avvenisse in completa sicurezza. A seguito di ulteriore ispezione nella zona sono stati ritrovati sette lacci. Il materiale è stato sequestrato e si sta procedendo sul rilievo del dna per individuare il profilo genetico del responsabile.