Sciopero e presidio sotto la Prefettura il 19 marzo per i lavoratori di Nexive (azienda che lavora nel campo dei recapiti postali, circa 140 dipendenti) per protestare contro i 9 licenziamenti decisi a gennaio dalla società. A comunicarlo è la Slc Cgil che in una nota ricorda come l’azienda abbia ignorato «completamente che dall’organico minimo e necessario a garantire la normale attività produttiva mancano 5 unità in diverse funzioni e che due unità matureranno a breve i requisiti per il pensionamento e, infine che un altro paio di persone hanno rassegnato dimissioni recentemente, anche dopo l’avvio della procedura dei licenziamenti aziendali».
«Norme interpretate in un’unica direzione» «La Nexive SpA, che ha davvero difficoltà in un settore, quello del recapito postale, in crisi profonda, non ha voluto considerare i dati di fatto oggettivi – prosegue la nota -, scegliendo di interpretare le norme nell’unica direzione dei licenziamenti, sia nella fase di confronto sindacale conclusa lo scorso 23 febbraio 2017, che nella giornata di venerdì 9 marzo, ultimando la procedura in sede istituzionale: non un disguido ma una scelta precisa che vale come messaggio anche per chi questa volta non sarà destinatario della lettera».