Il 2012 del calcio toscano di Serie A è iniziato come meglio non si poteva sperare. Le vittorie, nette, di Fiorentina e Siena, hanno spazzato via le crisi, le voci di mercato e le contestazioni. Almeno per questa settimana. Le note più liete arrivano però dai due giovani trascinatori dei successi dei viola e Novara e dei bianconeri in casa con la Lazio nell’anticipo del sabato. Se il 2012 di Fiorentina e Siena è iniziato con il botto, rispettivamente Jovetic e Destro sono stati i fuochisti.
Siena-Lazio 4-0 Procediamo con ordine. Nella prima partita di Serie A del 2012 il Siena ha annichilito una Lazio irriconoscibile grazie alla super prestazione del giovane gioiellino di casa-Robur, Mattia Destro. Una doppietta per lui che, insieme a quella realizzata dal compagno di reparto Calaiò, hanno consegnato alla squadra di Sannino un prestigioso poker rifilato ai biancocelesti guidati da Reja e, soprattutto, una ritrovata serenità dopo qualche piccolo accenno di contestazione rivolto al presidente bianconero, Massimo Mezzaroma, invitato da alcune frange del tifo senese a investire maggiormente sul mercato. La risposta che è arrivata dal campo ha messo tutti d’accordo: il Siena che ritrova la vittoria, i gol degli attaccanti e che si stacca dalla zona retrocessione, adesso distante 6 punti. A Siena è adesso nata la 'Destro-mania': il giovane, classe 1991, è stato l’autentico mattatore di serata contro la Lazio. Le sue reti hanno aperto e chiuso il match insieme ad un’altra realizzazione annullata per il fallo subito dal portiere della Lazio, Bizzarri, che ha portato al 3-0 realizzato da Calaiò su rigore (infallibile l’Arciere dal dischetto: 2/2 per lui e settima rete stagionale). A parte questo, la grinta, la voglia di rivalsa e di emergere sono il motore propulsivo di un giocatore in grado di dare nuova linfa a tutto il reparto offensivo senese. La sua bramosia nel cercare il gol e la giocata vincente sono un’arma in più per Sannino che comunque è ben cosciente di come il ragazzo vada ancora gestito al meglio per far sì che tutta questa carica non lo porti a bruciarsi. Un compito impegnativo per il tecnico cui fa seguito quello della società, alle prese con diverse sirene di mercato che riguardano proprio il numero 22 senese. Non è un mistero che la Juventus, cui il Siena ha chiesto Toni in questo mercato di riparazione, abbia proprio chiesto in cambio il giovane Destro. Mezzaroma e Perinetti sono già al lavoro per evitare di doversi privare già a gennaio di quella che sta diventando, a tutti gli effetti, la freccia più pericolosa nella faretra di Giuseppe Sannino.
Novara-Fiorentina 0-3 Impresa per il Siena e impresa anche per la Fiorenina. L’exploit esterno degli uomini di Delio Rossi in quel di Novara non può essere definito diversamente dato che la vittoria in trasferta mancava in casa Fiorentina dalla passata stagione (dall’aprile scorso, ndr) e che i viola erano andati solo una volta in rete in questa stagione (a Torino contro la Juve, ndr). Il 3-5-2 portato da Rossi a Novara ha dato subito i suoi frutti e la Fiorentina è sembrata una squadra letteralmente ritrovata. «Ci tenevamo ad iniziare bene l'anno nuovo e ci siamo riusciti. Abbiamo proposto un nuovo sistema di gioco, il 3-5-2, sul quale abbiamo lavorato parecchio. Sono contento, soprattutto per i giocatori». Con queste parole Delio Rossi ha espresso la sua soddisfazione al termine dell’incontro. Ma se il modulo rappresentava una novità, quello che non ha sorpreso è che sia stato ancora Jovetic l’ago della bilancia e il giocatore in grado di decidere il match. Una doppietta per lui: la prima rete con un rigore procurato e trasformato alla perfezione, la seconda con una girata al volo da cineteca. Un gol di pura classe come la seconda rete della Fiorentina, che ha fatto ritrovare il sorriso ad un Montolivo contestato ampiamente dal tifo viola ma che, inutile nasconderlo, risulta sempre essere una pedina fondamentale per la Fiorentina. E se lo ‘Jo-Jo’ torna a girare e a giocare come sa fare, la Fiorentina può guardare con maggiore ottimismo al suo futuro. La prestazione super del montenegrino (per lui sono già 9 i gol in campionato) contro i piemontesi ha anche questo merito: il vento spirato dai Balcani verso Novara ha spazzato via le contestazioni, l’amarezza per la partenza di Gilardino, ed ha consegnato a Firenze un cielo decisamente più sereno sulle sorti stagionali della Fiorentina.