Sala operatoria chirurgia trapianti rene (1)Italiani mai così generosi nelle donazioni di organi e di conseguenza record di interventi e liste di attesa per i trapianti che iniziano a diminuire. Questi i risultati dell’attività del 2016 della rete trapiantologica, che ha visto anche l’arrivo di novità tecnologiche, come i cuori artificiali e la possibilità di usare organi da donatori in arresto cardiaco, destinate ad alleviare ulteriormente il peso delle liste d’attesa. In totale, spiega il report, sono stati 1.303 i donatori cadavere utilizzati, mentre 273 donazioni sono state di rene da vivente e 20 di fegato da vivente. La regione più generosa si conferma la Toscana, con in generale il nord che supera il sud per donatori pro capite. Al contrario le opposizioni ai trapianti, stabili poco sopra il 30%, sono maggiori al mezzogiorno.

I numeri dei trapianti in Italia Il superamento di quota 1.300, mai avvenuto dal 1992, è dovuto anche all’utilizzo di organi di pazienti in arresto cardiocircolatorio, possibile grazie a dei perfusori che li ‘tengono in vita’, una tecnica in espansione in tutto il mondo. Al record di donatori ha fatto seguito quello di trapianti, aumentati di oltre 400 unità portandosi a quota 3.736. «Non abbiamo mai raggiunto questo dato – ha spiegato il presidente del Centro Nazionale Trapianti Alessandro Nanni Costa -. I trapianti si stanno concentrando, e quattro ospedali, Padova, Torino, Bologna e Milano fanno un terzo di tutti gli interventi. In tutto i trapianti vengono eseguiti in 42 ospedali, ma i primi dieci fanno oltre il 50% del totale». Numeri fra i più alti d’Europa si registrano anche per il midollo osseo, di cui sono registrati 500mila donatori. Per quanto riguarda le liste d’attesa al 31 dicembre c’erano 8.856 pazienti in lista, con quasi 6.600 che aspettano un rene, mille un fegato e oltre 700 un cuore. Per la prima volta la lista del rene e quella del polmone appaiono non solo stabili, ma in diminuzione rispetto all’anno precedente, si legge nel rapporto, mentre la lista del fegato è stabile e quella del cuore aumenta ma solo perché i cuori artificiali ampliano la platea dei pazienti trapiantabili.

Aumenta il numero dei donatori di organi «Sono molto soddisfatta del miglioramento – ha commentato il Ministro della salute Beatrice Lorenzin – c’era preoccupazione ma noi abbiamo messo in campo campagne che hanno dato buoni frutti, ad esempio quella in collaborazione con l’Anci. L’obiettivo è sconfiggere l’opposizione, inoltre abbiamo un forte divario tra nord e sud, dobbiamo concentrare gli sforzi su questo». Uno degli obiettivi per il 2017, ha dichiarato Costa, è dare una dimensione globale alla campagna ‘Diamo il meglio di noi’, anche con l’aiuto delle Regioni. Oltre alle campagne sembra dare buoni risultati anche la possibilità di indicare nella carta di identità se si è donatori. I Comuni che hanno attivato la procedura sono 1.350, e in media ogni giorni all’anagrafe vengono rilasciate mille dichiarazioni. Il 91% di chi ha questa possibilità si esprime favorevolmente, mentre il restante 9% si dichiara non donatore.