I lavori di ripristino dei fondali del Giglio procedono secondo i tempi programmati. La conferma è arrivata direttamente questa mattina nell’isola dell’Arcipelago Toscano dove, l’Osservatorio per i lavori di rimozione coordinato dalla Regione Toscana, ha incontrato la popolazione per un aggiornamento sullo stato dell’arte dopo la rimozione della Costa Concordia naufragata alla Gabbianara il 13 gennaio 2012.
La rimozione dei detriti «Da quando sono stati avviati i lavori – ha detto Carlo Femiani Project Manager Site Remediation Project Micoperi, l’azienda incaricata da Costa Crociere dei ripristini ambientali – sono stati rimossi 80mila tonnellate di detriti (ferro cemento materiali i piu vari) in un’area di 30mila metri quadri; cento i corpi morti con catene che al tempo del cantiere erano stai posizionati sono stati adesso completamente eliminati (da 4 a 9 tonnellate ciascuno); diecimila tonnellate di sacchi di cemento e malta sono stati portati a smaltire al porto di Piombino e altrettanti saranno presto smaltiti. E’ inoltre stata avviata la fase di taglio delle sei piattaforme posizionate come falso fondale e su cui era stata adagiata la pancia della Concordia dopo la rotazione. Tra luglio e la metà del mese di agosto – ha confermato il tecnico – inizierà la rimozione». Una partita quindi chiusa quella delle piattaforme che in questi mesi aveva fatto molto discutere. Nel tempo si era, infatti, fatta avanti anche l’ipotesi da parte del mondo scientifico di poter lasciare le strutture di acciaio in mare. Un’ipotesi da subito rigettata dal Ministero dell’Ambiente a cui fa capo la titolarità della scelta. Allo stato attuale i lavori potrebbero essere terminati per la primavera del 2016 e così anche l’ultimo specchio di mare potrà essere definitivamente restituito ai gigliesi.