Violenta e improvvisa. Sulla città di Arezzo si è abbattuta una bomba d’acqua questo pomeriggio. Pioggia, grandine e vento fortissimi come non se ne vedevano da tempo. Due persone sono rimaste ferite e si contano i danni sulle strade, tra alberi caduti, cartelli stradali divelti, auto in sosta danneggiate e tetti scoperchiati. Compreso quello della stazione centrale. Solo pochi minuti di perturbazione, forse cinque, sono bastati a seminare la paura in città, considerate le raffiche di vento che superavano i 100 chilometri all’ora e la pioggia di chicchi di grandine della dimensione di monete da due euro.
Anche un piccolo tornado Una tromba d’aria si è abbattuta sulla zona industriale di Arezzo: un vero e proprio mini-tornado. In via Fiorentina è crollato parzialmente il tetto di un’azienda di sicurezza travolgendo l’operatore che si trovava sotto, un 60enne di Cavriglia trasportato all’ospedale San Donato in codice rosso.
Feriti ed alberi sradicati In centro città, una donna è caduta in casa per l’improvvisa apertura delle finestre riportando la frattura del femore. Alberi sradicati dalla furia del vento e dalla fortissima grandinata sono caduti in strada danneggiando pesantemente molte auto in sosta. Per la furia del vento è caduta parzialmente la copertura del palazzetto delle Caselle mentre parte del tetto della copertura dei binari alla stazione è stata portata via dal vento. Al momento non si segnalano altri feriti. Il comando dei Vigili del Fuoco ha provveduto a richiamare in servizio alcune unità per far fronte alle richieste che giungono dalla cittadinanza. Almeno 60 le richieste di soccorso.
Stato di emergenza «Siamo in stato di emergenza», queste le prime parole di Marcellino Lunghini, vice comandante dei Vigili Urbani di Arezzo che ha commentato per agenziaimpress.it le condizioni attuali di Arezzo dopo la bomba d’acqua abbattutasi sulla città nel pomeriggio. «Siamo tutti in attività, tutte le squadre sono state richiamate in servizio per fronteggiare l’emergenza. Abbiamo alberi abbattuti in tutta la città, principalmente in zona Giotto, zona Trento Trieste, zona San Clemente. Nella zona di via Setteponti quasi tutta la segnaletica stradale è stata divelta e i grandi cartelloni pubblicitari sono a terra o pericolanti. Costituiscono un grave pericolo. La circolazione è a singhiozzi. Dove la carreggiata è occupata dalle piante, abbiamo dovuto chiudere la strada. Non si salvano nemmeno via San Clemente e via Fiorentina. I tetti scoperchiati nelle abitazioni e nei capannoni industriali sono in grande quantità. Tutta la zona industriale di Pescaiola e via Calamandrei è stata colpita. Non si è salvata nemmeno la stazione ferroviaria, dove è stato scoperchiato un grande capannone. Tante le macchine colpite dagli alberi in caduta e dai tegolini volanti. Due le persone ferite dalla caduta di tegolini o vasi da fiori. Fare la stima esatta dei danni ancora è impossibile. Siamo tutti al lavoro per prestare soccorso e far tornare Arezzo alla normalità. Sono bastati 5 minuti di tromba d’aria per seminare paura e devastazione ad Arezzo».