Ricorso al Tribunale del Riesame contro le scarcerazioni di sei degli otto anarchici fermati lo scorso 3 agosto. A presentarlo è la Procura di Firenze. I fermi sono avvenuti nell’ambito dell’inchiesta sull’attentato di Capodanno alla libreria ‘il Bargello’, dove rimase ferito gravemente l’artificiere della polizia Mario Vece, e per il lancio di tre bombe molotov contro la caserma dei carabinieri a Rovezzano, avvenuto il 21 aprile del 2016. Le due indagini sono collegate e presenti nello stesso fascicolo.

I motivi del ricorso Cinque degli indagati sono ritenuti dagli investigatori responsabili per l’attentato di Capodanno e sono accusati, a vario titolo, di costruzione, detenzione e porto in luogo pubblico di un ordigno esplosivo, tentato omicidio e danneggiamento aggravato. Gli altri tre sono invece indagati per il lancio di bottiglie incendiarie contro la stazione dei Carabinieri con le accuse di porto in luogo pubblico di ordigni esplosivi e danneggiamento aggravato. Il ricorso al Tribunale del Riesame è contro il provvedimento del Gip di Firenze, Fabio Frangini, che solo per un indagato, Salvatore Vespertino, ritenuto l’uomo che ha fabbricato l’ordigno di Capodanno, ha convalidato il fermo, disponendo la custodia in carcere, mentre ha rimesso in libertà gli altri cinque indagati che erano stati fermati a Firenze. Ricorso anche contro la scarcerazione disposta dal Gip di Roma per l’indagato che era stato fermato nella capitale. Oltre a Vespertino, resta in carcere, per decisione del Gip di Lecce, anche Pierloreto Fallanca, anch’egli indagato per l’attentato di Capodanno, fermato il 3 agosto in un centro sociale nel leccese.