229 erogazioni per un ammontare complessivo di 747.675 euro e un incremento negli impieghi del 16,1% rispetto al 2016. L’Assemblea dei soci di Microcredito di Solidarietà SpA, riunita oggi a Siena nella sede di Banca Mps, cofondatore della società e maggiore azionista, ha approvato il bilancio d’esercizio 2017.
Oltre 7mln erogati dal 2006 Con i finanziamenti concessi nel 2017, salgono quindi a 2.208 i prestiti erogati dall’anno di costituzione della società (2006), per un totale di 7.116.260 euro. La Società conferma così il suo impegno a favore delle persone in difficoltà e delle microimprese del territorio di Siena, Grosseto e Massa Carrara, con l’obiettivo di contrastare la povertà e il disagio sociale e facilitare l’accesso al credito di soggetti che non sono in grado di presentare tutti i requisiti richiesti solitamente dai tradizionali canali bancari.
Il presidente Marzucchi: «Ascolto attento ai bisogni» «In un momento di particolare crisi economica, come quello che ha caratterizzato l’ultimo decennio, la possibilità di accesso al credito per le persone in difficoltà e per le microimprese che non possono rivolgersi al sistema bancario si conferma questione urgente e fondamentale per le zone in cui operiamo – ha dichiarato Mario Marzucchi, presidente di Microcredito -. Assume pertanto un grande valore sociale il contributo che Microcredito di Solidarietà ha potuto fornire anche nel 2017 con l’ascolto attento dei bisogni, l’individuazione delle soluzioni più idonee e il seguimento delle richieste. Un risultato positivo reso possibile ancora una volta grazie al lavoro del personale distaccato da Banca Mps e dei numerosi volontari, appartenenti alle associazioni di volontariato, compresi consiglieri e sindaci revisori, che offrono i propri servizi gratuitamente con grande professionalità e discrezione».
Microcredito di Solidarietà opera oggi attraverso 38 centri di ascolto in locali messi a disposizione da Banca Mps nella sede di Siena e presso le associazioni di volontariato nelle province di Siena, Massa Carrara e Grosseto, ma è proprio nella sede centrale che si sono registrate il maggior numero di richieste. Il 2017 ha confermato infatti una concentrazione quasi completa degli impieghi nel territorio provinciale senese (97,7%). In linea con i precedenti anni, anche il bilancio 2017 si è chiuso con un risultato positivo, non tanto e non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto per l’importante ruolo sociale e per l’operatività sviluppata a supporto della comunità locale. Nel 2017 il numero dei prestiti è salito del 12,3% con 229 erogazioni rispetto alle 204 del 2016, confermando il trend di crescita costante dell’ultimo triennio. Le operazioni hanno riguardato principalmente il microcredito sociale, destinato a promuovere progetti di inclusione sociale e finanziaria, con 172 prestiti per complessivi 568.800 euro, rispetto a quello produttivo per l’avvio o lo sviluppo di iniziative imprenditoriali e per l’inserimento nel mercato del lavoro, con 57 finanziamenti per un totale di 178.875 euro, di cui 44 per la formazione e 13 a favore di microimprese. A favorire questa crescita hanno concorso anche gli accordi e le convenzioni destinate a sviluppare i finanziamenti per la formazione, sia professionale che universitaria.
Il ripristino della liquidità tra el motivazioni più diffuse Tra le motivazioni dei richiedenti nel 2017 la tipologia più ricorrente, come succede ormai ininterrottamente dal 2009, risulta il ripristino della liquidità, riferita al 43% dei prestiti erogati. Equamente distribuiti gli altri bisogni: ristrutturazione debiti e/o necessità urgenti, necessità abitative, acquisto mezzi di trasporto, motivi di salute, formazione (intesa sia come spese scolastiche che per corsi professionali e/o universitari). L’esame della distribuzione dei richiedenti per classi di età illustra un parziale cambiamento rispetto ai dati rilevati fino al 2016, con un leggero aumento della fascia da 31 a 55 anni rispetto a giovani e over 55. La distribuzione delle richieste per genere conferma, invece, la costante predominanza del genere maschile rispetto a quello femminile, seppure con una forbice riavvicinata dopo il temporaneo allargamento dell’esercizio precedente. È confermato inoltre il superiore numero di richieste degli italiani rispetto a quelle di stranieri, soprattutto per poter pagare gli affitti arretrati, le utenze, il necessario per gli studi dei figli, per acquistare un’autovettura usata e in generale per far fronte alle necessità quotidiane, accresciute anche da una sempre maggiore incertezza nel mondo del lavoro.