incidente_lavoroUno spiraglio per i circa 11.500 lavoratori delle aree di crisi complessa di Livorno e Piombino che tra non molto vedranno esauriti gli ammortizzatori sociali di cui hanno goduto finora e per le centinaia che questi aiuti li hanno già persi. È quanto è emerso questa mattina a Roma dove al Ministero del lavoro, si è tenuto un incontro tra il ministro Giuliano Poletti, i rappresentanti delle Regioni con aree di crisi e le organizzazioni sindacali.

Le proposte della Toscana L’incontro, richiesto dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha avuto un esito positivo: «Ho chiesto di valutare – spiega il presidente Rossi – la possibilità di allungare il periodo di mobilità per i lavoratori che sono giunti al termine della Naspi o della mobilità e che quindi si troveranno a breve senza alcun aiuto. In Toscana abbiamo utilizzato anche i bandi per lavori di pubblica utilità istruiti insieme ai Comuni per selezionare quei lavoratori che, non avendo prospettive di impiego, possono in questo modo ottenere un introito nel mentre si realizzano i piani di reindustrializzazione. La Regione può impiegare a questo scopo una parte dei Fondi sociali europei a cui il Governo potrebbe aggiungere ulteriori risorse. La Regione potrebbe così continuare ad intervenire con le politiche attive per il lavoro mentre lo Stato potrebbe intervenire a sostegno del loro reddito».

Ministro disponibile a trovare soluzioni ad hoc Una proposta, quella del presidente della Toscana, raccolta dal ministro Poletti, che si è detto disponibile ad iniziare un percorso che porti ad individuare soluzioni ad hoc per i lavoratori delle aree di crisi complessa. Il ministro si è detto interessato e disponibile ad affrontare la questione e a trovare soluzioni che tengano conto delle specificità dei singoli contesti di crisi. Poletti, concludendo l’incontro, ha detto che si deve lavorare per ricercare, su uno strumento normativo veloce, di prevedere interventi di sostegno al reddito e di utilizzo straordinario e limitato degli ammortizzatori sociali che  tengano conto delle realtà di crisi industriale complessa. A Piombino sono 249 i lavoratori a fine mobilità, a Livorno  1747. Quelli a fine Aspi e Naspi sono 2018 a Piombino e 7501 a Livorno. A questi si aggiungono alcune centinaia di persone che hanno già perso ogni protezione.