FIRENZE – Tre “Pegaso d’oro”, statuetta simbolo della Toscana e massimo riconoscimento regionale, per la storia a lieto fine del piccolo Nicola, il bimbo di 21 mesi scomparso da Palazzuolo sul Senio e ritrovato in buone condizioni dopo 30 ore.
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«Voglio dire grazie – ha detto il presidente Gian i- a tutti i soccorritori che in queste ore, lottando contro il tempo, hanno consentito il ritrovamento del piccolo. Il sindaco Moschetti rappresenta la comunità che in un grande sforzo si è impegnata per contribuire a questo meraviglioso lieto fine. Il Pegaso – ha aggiunto ancora Giani al momento della consegna- è un segno di speranza, dinamismo e forza attraverso le ali di guardare al mondo; il Pegaso per noi è questo: il senso di libertà , il senso dell’impegno e della solidarietà di guardare il futuro. E mai è così pertinente come nella giornata di oggi. Questi tre uomini rappresentano la vittoria di una comunità . A loro e a tutte le forze dell’ordine, soccorritori e volontari va il più grande ringraziamento della Toscana». Giani insieme al sindaco Moschetti e a Ciccarelli ha ripercorso le ore precedenti al ritrovamento: la paura, l’ansia, le telefonate nella notte col sindaco di Palazzuolo; lo straordinario lavoro dei volontari e di tutte le forze scese in campo per tutta la durata della sparizione di Nicola.
Sindaco Moschetti: «Vittoria della competenza e dell’ostinazione»
Per il sindaco è stata «la vittoria della competenza, dell’ostinazione , della voglia di andare avanti senza arrendersi. Voglio ringraziare – sottolinea Moschetti- questo sistema e questa organizzazione che rappresenta una squadra straordinaria».
Comandante Ciccarelli: «Pensavo potesse essere un capriolo o un daino»
Ciccarelli ha raccontato l’emozione del ritrovamento, le braccia al collo del bambino, la vocina che lo chiamava ‘mamma’ nel momento in cui la testolina di Nicola è sbucata dall’erba alta. «in un primo momento – racconta Ciccarelli- pensavo potesse essere un capriolo o un daino, ma ho deciso di verificare e mi sono calato nella scarpata».
Di Tommaso: «E’ il più bel premio che potessi ricevere nella mia vita»
Il giornalista Rai Di Tommaso, in collegamento video per la premiazione, racconta il momento dell’avvistamento: «Sono sceso dalla macchina e poi non so, e’ stato un’intuizione a farmi trovare Nicola, ma sono felice di aver aiutato a ritrovare un bimbo di soli 21 mesi dopo 30 ore di scomparsa. Questo – conclude Di Tommaso- e’ il più bel premio che potessi ricevere nella mia vita e nella mia carriera professionale. Il bambino sta bene, ci siamo abbracciati con i familiari mentre il piccolo Nicola mi mandava i bacini, e’ la miglior cosa che potesse capitarmi nella vita».