Un 2009 all’insegna della lotta alla crisi. E’ quanto emerso dal Bilancio di Missione della Fondazione Monte dei Paschi di Siena presentato oggi dal presidente Gabriello Mancini, dal vice presidente Vittorio Galgani e dal direttore generale Marco Parlangeli. Nel 2009 l’istituzione senese è stata impegnata nel contrastare gli effetti della crisi e lo ha fatto con misure speciali, anticipando il bando annuale e sottoscrivendo nuove quote del capitale di Fises. Interventi che si sono dimostrati molto efficaci, in grado di rispondere alle istanze venute dalla comunità, tanto da essere stati replicati anche nell’annata in corso.
L’impegno verso i progetti di terzi – Doppio dunque l’impegno sul fronte dei bandi e, al termine delle istruttorie condotte dalle apposite commissioni, la Deputazione Amministratrice ha deliberato i progetti da finanziare e l’ammontare dei contributi, tenendo conto delle risorse disponibili, provenienti dall’avanzo residuo di gestione dell’esercizio 2008. La percentuale di domande finanziate rappresenta oltre il 38 per cento delle richieste ammesse (2.875), con 1.093 pratiche accolte (87 nel bando n. 11 e 1.006 nel bando n. 12). Complessivamente per la realizzazione di progetti di terzi sono state assegnate risorse per oltre 125,4 milioni di euro (17,4 milioni nel bando n. 11 e 108 milioni nel bando n. 12). In particolare nel settore dello sviluppo locale ed edilizia popolare l’importo complessivo di erogazioni a terzi è stato di oltre 51,2 milioni di euro pari al 40,9 per cento del totale, con 108 pratiche, e un importo medio a domanda di oltre 474 mila euro. Per l’arte sono 19,9 i milioni (15,9 per cento), distribuiti su 316 pratiche, per una media che supera i 63 mila euro. L’educazione ha visto un sostegno per oltre 16,7 milioni di euro (13,4 per cento), 152 domande, con un importo medio di oltre 110 mila euro. Nella ricerca la cifra si attesta sui 7,6 milioni (6,1 per cento), 67 pratiche, una media superiore ai 113 mila euro. All’ambito della salute assegnati oltre 10,4 milioni (8,3 per cento), per 55 pratiche, importo medio che raggiunge quasi i 190 mila euro. Ed ancora a volontariato, filantropia e beneficienza sono andati contributi per 1,4 milioni (1,2 per cento), 102 pratiche, media di oltre 14 mila euro. Agli altri settori ammessi 17,8 milioni, 293 pratiche, con una media di quasi 61 mila euro. In totale dunque ai progetti di terzi sono stati assegnati oltre 125 milioni di euro, per una media complessiva di oltre 114 mila euro a singola domanda sul totale delle 1.093 finanziate. La prevalenza delle risorse è stata destinata a progetti con importo superiore a 100 mila euro, di poco superiore all’87 per cento del complessivo. Il territorio senese ha assorbito più di 105 milioni di euro (pari a circa l’83 per cento del totale).
Fondi speciali – Nel 2009 la Fondazione Mps ha anche assegnato oltre 9 milioni di euro a favore dei Fondi speciali istituiti presso le Regioni per la qualificazione ed il sostegno al volontariato, concentrando le sue risorse nelle regioni in cui non si verificano significative sovrapposizioni con i trasferimenti di altre fondazioni bancarie. In base a tali criteri le risorse disponibili sono state distribuite tra i fondi regionali della Toscana, del Lazio, della Puglia, della Sicilia e dell’Umbria. È stata altresì confermata, con ulteriori 9 milioni di euro, l’adesione al Progetto Sud per la realizzazione di un piano di sviluppo del Mezzogiorno, firmato nel 2005 dall’Acri (Associazione delle Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di risparmio) e dal Forum del Terzo Settore.
Cooperazione – Prosegue inoltre l’impegno della Fondazione Mps per progetti di cooperazione e solidarietà internazionale: un totale di 44 interventi finanziati attraverso i progetti di terzi con risorse per oltre 1,4 milioni di euro, che si posiziona ai vertici delle performance di settore nel panorama delle Fondazioni bancarie italiane. A ciò va aggiunto il percorso progettuale proprio denominato Fondazioni4Africa avviato insieme ad altre tre Fondazioni (Cariplo, Compagnia di San Paolo, Cariparma) per un programma triennale di intervento in due Paesi dell’Africa Subsahariana, Senegal e Nord Uganda, con risorse economiche complessive suddivise tra le quattro fondazioni nell’arco di tre anni, per oltre 11 milioni di euro.
L’attenzione agli interventi che fanno “sistema” – Da sottolineare che nell’ambito dei vari settori di intervento la Fondazione continua a riservare una particolare attenzione ai progetti di ampio respiro, con una vocazione territorialmente allargata, che, in virtù della loro forte valenza strategica e del loro alto valore sociale, siano in grado di fare sistema sia sotto il profilo territoriale sia dei soggetti coinvolti, ed innescare, di conseguenza, meccanismi di condivisione degli obiettivi progettuali nonché di moltiplicazione e concertazione delle risorse impiegate, così come indicato dal documento strategico.
L’effetto moltiplicatore delle somme erogate – Grazie all’inserimento di una quota minima di cofinanziamento tra i requisiti di ammissibilità previsti nella logica di rendere gli interventi della Fondazione non “sostitutivi”, ma “sussidiari”, a fronte dei 125,4 milioni di euro concessi dalla Fondazione nel 2009 sono state conseguentemente attivate risorse per complessivi 338,3 milioni, con un cofinanziamento complessivo dei progetti accolti pari a circa 212,9 milioni di euro. Per 1 euro deliberato dalla Fondazione risultano complessivamente attivati 2,7 euro.
Valutando la sola attività erogativa della Fondazione Mps nel corso del 2009, l’impatto economico sulla provincia di Siena è pari a 250 milioni e rappresenta il 3,4 per cento circa dell’intero Pil provinciale 2009. Ampliando l’indagine all’importo complessivamente speso nel 2009 in provincia di Siena (composto sia dalle erogazioni Fondazione Mps sia dalle risorse aggiuntive spese dagli stessi beneficiari), il relativo impatto economico totale stimato risulta pari a 340 milioni e rappresenta il 4,7 per cento del Pil senese.
Una valutazione sull’efficacia degli interventi – Tutto il processo di analisi delle domande presentate è finalizzato ad una selezione dei progetti che porti alla massima efficacia nei risultati. A tale scopo è stata attuata una verifica su un campione di 46 progetti finanziati nel 2007 che ha portato poi ad una stima estesa sui 356 progetti dei settori rilevanti in provincia di Siena, deliberati nel 2007 e conclusi entro 2 anni (per una spesa complessiva di 82,2 milioni di euro). Il monitoraggio ha messo in evidenza che mediamente sono i progetti finanziati nel settore dell’Arte a risultare con i tempi di realizzazione più brevi (258 giorni) mentre quelli della Ricerca necessitano di tempi relativamente più lunghi (471 giorni). In media l’87 per cento dei progetti finanziati permette un incremento della qualità dei servizi offerti e/o l’attivazione di nuovi servizi, con il 100 per cento nel settore educazione.
La gestione diretta degli interventi: i progetti propri – Oltre ad intervenire nei settori statutari attraverso il recepimento di progetti provenienti da terzi, la Fondazione opera attraverso un modello (operating foundations) di gestione diretta degli interventi. Si tratta dei progetti propri che la Fondazione conduce con proprie risorse (oltre 36 milioni nel 2009) e professionalità mediante l’ideazione e la completa realizzazione delle attività nonché una continua supervisione di ogni fase di progetto. I settori a maggiore impatto di risorse nei progetti propri sono costituiti da arte ed attività culturali e dalla ricerca scientifica, anche in ragione del fatto che nel loro ambito operano le proprie società strumentali, imprese di cui la Fondazione detiene il controllo. Tra queste Siena Biotech, attiva nel settore della ricerca scientifica, con specifico riferimento al comparto biomedico, alle malattie socialmente rilevanti e alle malattie orfane. Inoltre Biofund S.p.A., seed capital company, che agisce nel settore della ricerca scientifica e tecnologica mediante assunzione di partecipazioni dirette ed indirette in enti, imprese e società che svolgono attività di ricerca nel campo delle biotecnologie e scienze della vita ed inserite nel parco scientifico Toscana Life Sciences. Infine Vernice Progetti Culturali che ha quale oggetto sociale l’organizzazione e la gestione di mostre, eventi artistici, esposizioni ed altre iniziative collaterali particolarmente nella città di Siena e nel suo territorio. Tra gli altri progetti propri da annoverare la Fondazione Toscana Life Sciences, con il relativo parco scientifico, l’Accademia Musicale Chigiana e il progetto per il recupero di Palazzo del Capitano e quello per la valorizzazione del complesso museale del Santa Maria della Scala.
L’incremento del patrimonio – Altro obiettivo prioritario della Fondazione è quello della tutela e dell’incremento del patrimonio. Al termine del primo esercizio (30/9/96), il patrimonio netto contabile della Fondazione ammontava a 2.697 milioni di euro e risultava investito per 2.474 milioni nella partecipazione del 100% in Banca Mps, che assorbiva pertanto il 91,74 per cento del patrimonio della Fondazione. Il bilancio relativo all’esercizio concluso il 31 dicembre 2009 espone un patrimonio netto – detratto l’avanzo residuo di 37,5 milioni disponibile per fini istituzionali in sede di consuntivo – di 5.534,5 milioni di euro, investito per 4.805,96 milioni nella partecipazione della Conferitaria (45,7 per cento delle azioni ordinarie, 98,6 per cento delle azioni di risparmio e 100 per cento delle privilegiate). Tale voce rappresenta il 74,71 per cento del capitale investito.
La ricaduta sul territorio degli investimenti – Obiettivo della Fondazione è anche la diversificazione degli investimenti. A tale fine gli ultimi documenti programmatici hanno ribadito la volontà di orientarli ad un “collegamento funzionale con le loro finalità istituzionali ed in particolare con lo sviluppo del territorio”. Si tratta dei cosiddetti investimenti mission oriented, che, direttamente o indirettamente, consentono di realizzare la diversificazione dell’attivo finanziario, un’adeguata redditività prospettica, il raggiungimento degli obiettivi statutari della Fondazione, prendendo sempre più in considerazione investimenti di natura industriale, nel campo del private equity e venture capital, oltre che di semplice remunerazione finanziaria. Tutto ciò per favorire lo sviluppo economico del territorio (grazie al finanziamento di iniziative con forte valenza industriale, oltre che finanziaria, in grado di generare consistenti e concrete ricadute), la ricerca scientifica e tecnologica mediante la creazione o il rafforzamento di centri di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo di prodotti innovativi, la crescita delle competenze e della formazione scientifica delle nuove generazioni. Tra tali tipi di investimenti, per quanto riguarda il territorio senese e regionale, quelli nella Finanziaria Senese di Sviluppo, in Siena Venture, fondo gestito da “MPS Venture sgr”, nato per accompagnare lo sviluppo delle piccole e medie imprese delle province di Siena, Grosseto e aree limitrofe, o nel Fondo Toscana Innovazione, destinato alle piccole e medie imprese toscane ad alto contenuto innovativo. Il fondo è sottoscritto da Regione Toscana, da tutte le fondazioni bancarie toscane, da Fidi Toscana e dal Sistema Camerale. In tale ambito rientra anche Siena Nanotech società in via di costituzione in partnership con la Scuola Normale di Pisa, che avrà sede in Provincia di Siena e sarà lo strumento per la valorizzazione e lo sfruttamento del know how e della proprietà intellettuale derivante dalla ricerca nel settore delle nanotecnologie, sviluppando soluzioni applicative finalizzate al trasferimento tecnologico al mondo dell’industria. Ma sulla stessa linea, a livello nazionale, si possono annoverare ad esempio le partecipazioni in Cassa Depositi e Prestiti e nel Fondo F2i, in grado, oltre del rendimento comunque prioritario, di produrre benefici anche per la nostra area.
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