Banca Monte dei Paschi di Siena ha presentato i risultati del bilancio 2009. Nonostante uno scenario difficile, il gruppo dimostra di aver raggiunto risultati positivi sia in termini economici sia di performance commerciali con un aumento della raccolta diretta e del posizionamento competitivo. In particolare la raccolta diretta è aumentata del 9,1% mentre l’elemento di maggiore soddisfazione è stato determinato dalle quote di mercato per effetto di una strategia commerciale incentrata sull’attenzione al cliente e la politica di pricing adeguata alla situazione attuale.


Dividendi – Tra le altre voci che concorrono alla formazione del margine della gestione finanziaria e assicurativa si segnalano dividendi, proventi simili e utili/perdite delle partecipazioni che presentano un valore di circa 110 milioni di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dovuto al maggior gettito degli utili da partecipazioni, principalmente AXA-MPS.


Nessun aumento di capitale Pur registrando una notevole contrazione rispetto all’esercizio precedente, da piazza Salimbeni fanno sapere che in vista non c’è nessun aumento di capitale e che per la presentazione del piano si attendono le nuove regole di Basilea 3 per assicurare la stabilità del sistema bancario.


Gli organici – A fronte delle criticità dell’ambiente esterno, sono state intensificate le azioni di riduzione e di contenimento strutturale della spesa in continuità con i passati esercizi. Gli oneri operativi hanno registrato una flessione dell’8 rispetto all’anno precedente grazie ai benefici strutturali delle manovre di contenimento e di ricomposizione degli organici.


La domanda – Per quanto riguarda l’attività di gestione del credito, il calo della domanda di finanziamenti registrato si è tradotto in una dinamica che ha portato a registrare 152 miliardi di euro con un incremento del 4,9% sull’anno precedente. Sul versante dividendi, questi non saranno distribuiti sulle azioni ordinarie e privilegiate, ma sarà versato solo un centesimo alle azioni di risparmio non quotate. A livello di singoli prodotti è stato buono l’andamento dei mutui veicolati alla clientela direttamente dalle reti commerciali, le cui stipulazioni hanno superato i 14 miliardi di euro.


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