Presentato all’assemblea annuale dei soci svoltasi ad Asiago, il bilancio 2013 del Consorzio di Tutela Formaggio Asiago DOP. Anticipando le scelte operate dal Piano di regolazione dell’offerta entrato in vigore nel febbraio 2014, l’anno appena concluso segna una significativa riduzione della produzione ma anche il raggiungimento del massimo storico per l’export in Europa e per la produzione dell’Asiago “Prodotto della Montagna”. In aumento il numero di consumatori a livello nazionale: ben un milione di famiglie in più hanno acquistato l’Asiago DOP nel 2013, a conferma dell’apprezzamento nei confronti di un livello qualitativo in costante crescita, frutto di lavorazioni che rispecchiano metodi tradizionali, di rigorosi controlli e della certezza della provenienza della materia prima; aspetti che, nonostante le tante imitazioni, rendono i formaggi a Denominazione di Origine Protetta praticamente ineguagliabili sul fronte della sicurezza e della genuinità. Positivi anche i segnali del 2014 che vede, nel primo quadrimestre, il nuovo record delle quotazioni per l’Asiago Fresco e un forte incremento delle esportazioni.

Novità
– Il 2013, per l’Asiago DOP, è stato l’anno dell’avvio del grande cambiamento di passo, che ha trovato la sua piena applicazione nel 2014, con l’entrata in vigore del Piano di regolazione dell’offerta. La produzione complessiva di formaggio Asiago si è ridotta del 6,59% rispetto al 2012, con 1.620.136 forme, di cui 1.400.323 di Asiago Fresco e 219.813 di Asiago Stagionato, mentre la produzione di Asiago “Prodotto della montagna” è stata pari a 37.292 forme (29.775 nel 2012), il massimo livello quantitativo mai raggiunto da questa tipologia di Asiago DOP. Il dato quantitativo rispecchia la scelta avviata da tempo di perseguire un maggiore equilibrio tra produzione e mercato garantendo ai produttori un’adeguata remunerazione e al consumatore un’elevata e costante qualità. Su questa strada, nel 2013, le scelte produttive volontarie dei soci hanno anticipato il Piano di crescita programmata entrato in vigore nel febbraio scorso, che stabilisce la quantità di 1.402.631 forme di Asiago Fresco e 268.255 di Asiago Stagionato prodotte per ogni anno del triennio 2014-2016 dalle 1595 aziende di allevamento e 46 caseifici del Consorzio. Questa scelta, nel 2013, ha portato dei benefici sul fronte dalle quotazioni medie, sia per quanto riguarda l’Asiago Fresco che per l’Asiago Stagionato.

Export – Importanti successi sono stati raggiunti anche nelle esportazioni. Il 2013 registra, infatti, l’incremento record delle vendite in Europa che, con 800 tonnellate vendute, mette a segno un +58% sul 2012. E proprio nel 2013, l’Asiago DOP ha raggiunto il massimo volume storico nell’export, con circa 1.675 tonnellate vendute contro le 1.530 del 2012, portando a 7,6% l’incidenza a volume dell’export, contro il 4,9% dell’anno 2009. La nuova classifica dei paesi di destinazione delle vendite estere, a fine 2013, vede al primo posto la Svizzera seguita dalla Germania e dagli Stati Uniti, quest’anno in sensibile riduzione a causa dell’incremento di scelte protezionistiche che hanno danneggiato il mercato dell’Asiago DOP in questo paese. Buone le performance nei paesi storicamente più sensibili alla DOP veneto-trentina: Francia e Austria mentre si registrano conferme e nuove opportunità in Australia, Canada, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna e Belgio.

Strategie – “Il percorso dedicato ad aprire e consolidare nuovi sbocchi internazionali per l’ASIAGO DOP – ha affermato il Presidente del Consorzio, Roberto Gasparini – continua a dare i suoi frutti. Su questa strada il nostro impegno sarà sempre più incisivo e puntuale, con iniziative dedicate a paesi e mercati che offrono opportunità capaci di garantire successi come quelli raggiunti in Germania, dov’è stato triplicato il volume di vendite (da 106 a 318 tonnellate) e che ci permettono di guardare al futuro con ottimismo, grazie alla maggiore diversificazione degli sbocchi e alla minore dipendenza dal mercato USA, oggi in sofferenza e oggetto di un decisivo negoziato che vede l’intero Made in Italy agroalimentare a fianco dell’Unione Europea nella trattativa con gli Stati Uniti per il libero scambio”.

Sul mercato nazionale – Nel 2013, i consumatori crescono per il terzo anno consecutivo: quasi un milione di famiglie in più hanno acquistato Asiago DOP. I consumatori sono infatti passati da 13,4 a 14,35 milioni, con un incremento del 7,1% del numero di famiglie acquirenti e del 3,9% dell’indice di penetrazione in percentuale (dati GFK-Eurisko), a riprova del crescente valore riconosciuto alla DOP veneto-trentina e dell’efficacia delle attività di promozione e divulgazione realizzate dal Consorzio, con la presenza nei format televisivi di grande successo, come Masterchef e la realizzazione di eventi dedicati ai giovani consumatori e ai cheeselovers, come Asiago CheeSfida, il concorso per il miglior panino con Asiago DOP.