Da Angela Merkel a Benjamin Netanyahu la città di Firenze, a distanza di soli 7 mesi, si ritrova ad essere al centro della scena politica italiana ed internazionale visto che dopo il bilaterale fra Italia e Germania che vide la cancelliera tedesca trascorrere poco meno di 24 ore all’ombra del Duomo del Brunelleschi, da questa sera il capoluogo di regione della Toscana si appresta ad accogliere il primo ministro israeliano. Bibi, come viene soprannominato, sbarcherà insieme alla moglie, ed ad una ristretta delegazione, secondo indiscrezioni, nel primo pomeriggio all’aeroporto ‘Amerigo Vespucci’ con un volo privato. Ad accoglierlo il sindaco di Firenze Dario Nardella ed il presidente di Atf Marco Carrai. Quest’ultimo da anni il presidente dell’aeroporto tesse relazioni economiche molto fitte con Israele: frequenti le sue visite a Tel Aviv, suoi i rapporti diplomatici con Gerusalemme per conto di Renzi.
Albergo top secret Non ci saranno le misure di sicurezza che avevano caratterizzato la visita di Angela Merkel il 22 ed il 23 gennaio scorsi, con una serie di provvedimenti presi dalla Prefettura in termini di forze dell’ordine e di luoghi sorvegliati a vista, anche da cecchini appostati sui tetti più alti di Firenze, ma per Netanyahu è stata comunque bonificata la zona sensibile intorno alla Sinagoga, in via Farini, che ha visto sgombrare tutti i mezzi che non siano di pubblica sicurezza, ed un filtro sarà fatto in serata a Palazzo Vecchio. In particolare nella casa del Comune di Firenze si dovrebbe svolgere domani sera l’incontro clou del leader israeliano, quello con l’omologo italiano Matteo Renzi che per primo invitò Netanyahu quando il primo ministro italiano fu in visita un mese fa alla Knesset. Benjamin Netanyahu fra il suo arrivo a Firenze e l’incontro con Renzi dovrebbe e tenere una serie di incontri nell’albergo dove risiederà che è ancora top secret. Ieri vertice in Questura alla presenza del Mossad per programmare eventuali passeggiate del premier israeliano che però difficilmente verranno realizzate.
Sicurezza elevata «Abbiamo messo a punto un dispositivo tarato nel modo più adeguato per accogliere una personalità del livello di Netanyahu, che impone livelli di sicurezza elevato» ha detto questore di Firenze, Raffaele Micillo, in merito alla visita del premier israeliano Benyamin Netanyahu. Non c’è particolare attesa, per la comunità ebraica fiorentina, nei confronti della visita a Firenze del premier israeliano Benjamin Netanyahu. E’ quanto ha detto, in sintesi, in merito all’evento, la presidente della comunità stessa Sara Cividalli. Cividalli ha espresso la sua opinione ieri sera, a margine della presentazione delle iniziative della settimana ebraica, della quale il capoluogo toscano sarà quest’anno capofila a livello italiano. Domenica mattina la ripartenza di Netanyahu e la riapertura di alcune strade del centro che saranno chiuse ad orologeria, come già avvenuto per la visita dello scorso inverno di Angela Merkel, a seconda degli spostamenti delle due delegazioni italiana ed israeliana.