Vi ricordate dove avete trascorso il giorno del vostro ventitreesimo compleanno? Sicuramente se lo ricorderà per tutta la vita Federico Bernardeschi che ha festeggiato espugnando il ‘Borussia park’ di Monchengladbach insieme alla Fiorentina grazie ad un suo gol. Una gemma di sinistro al 44′ del primo tempo che ha raffreddato i bollenti spiriti prima dei tifosi tedeschi e poi della formazione guidata da Dicker che aveva letteralmente dominato la prima frazione.
Massimo risultato per la Fiorentina nonostante una prova non positiva Infatti il risultato che portano a casa i gigliati è pesantissimo in vista della gara di ritorno che si disputerà giovedì prossimo al ‘Franchi’ di Firenze, quanto immeritato perchè l’undici teutonico ha dato una vera lezione di calcio alla squadra ospite italiana, con il Borussia che avrebbe anche dovuto vedersi assegnato un rigore per fallo di Maxi Olivera su Herrmann. Tutta altra musica dopo il gol di Bernardeschi. Gli ospiti hanno portato a casa il risultato grazie ad un giusto spirito di squadra. Infatti tranne un tiro di Hazard, hanno sbagliato lo 0 a 2 possibile ancora Borja Valero, con bravo Sommer sulla respinta e poi con Babacar.
Sousa soddisfatto «Bernardeschi ha fatto un bellissimo gol che ci ha portato la possibilità di essere in vantaggio in questa qualificazione-ha raccontato a fine gara Paulo Sousa-. Sono soddisfatto ancora una volta della dimostrazione dello spirito dei miei ragazzi, che ci tengono a fare bene, anche davanti a tante difficoltà come abbiamo avuto. All’inizio della partita non abbiamo saputo far si che la nostra linea difensiva fosse un po’ più alta per occupare meglio gli spazi e questo ha dato l’opportunità di un buon palleggio ai nostri avversari che ci hanno aggredito ed attacco dietro la nostra linea difensiva. La loro circolazione e verticalizzazione era fatta molto bene. Noi piano piano siamo cresciuti nel secondo tempo, i nostri esterni si sono alzati in pressione, e siamo stati vicini a rubare palla in maniera piu’ alta. Dopo 70 minuti di gara abbiamo avuto maggior controllo, contro una squadra che è forte nella semplicità, nella velocità di pressare, di creare e di puntare la porta avversaria. Bravi i miei ragazzi».