Un tutto esaurito ma senza l’entusiasmo di due anni fa, quando in piena fase di ascesa del Movimento 5 Stelle, il comico genovese aveva portato al ‘Nelson Mandela Forum’ almeno il doppio delle persone viste al teatro ‘Obihall’, ovvero non più di 1500 spettatori. Beppe Grillo ha eluso la ‘marcatura’ stretta di giornalisti e fotografi che lo hanno inseguito dal week-end ed invece di soggiornare a Firenze, ha preferito riposarsi dopo lo show di sabato scorso a Bergamo, nella sua casa toscana a Marina di Bibbona. Poi è piombato nel tardo pomeriggio nel palazzetto in zona sud del capoluogo di regione, per brevi prove foniche, e per capire come muoversi fra le poltrone della platea del luogo dove per quasi due ore ha tenuto incollati i suoi fan, fra battute sulla situazione politica attuale e riflessioni sulla realtà di oggi, attaccando in modo frontale il premier, Matteo Renzi e provando a difendere il primo cittadino e membro del M5S, Filippo Nogarin, finito sotto la lente della magistratura proposito dell’inchiesta sulla Aamps, l’azienda dei rifiuti controllata al 100 per cento dal Comune di Livorno.
Grillo vs Renzi Parlando delle nuove malattie del terzo millennio, Beppe Grillo è partito con un accusa frontale all’ex sindaco di Firenze. «Abbiamo oggi al governo un minorato morale. -ha sottolineato Grillo – Quando una persona non percepisce la morale è di una pericolosità pazzesca. Una volta la questione morale era la questione morale: un tempo il leader di un partito diceva: ‘Dentro il nostro partito non ci deve essere nessun delinquente’. Oggi una specie di fantasma di un partito, il Pd, ha detto: ‘Noi percentualmente abbiamo meno delinquenti degli altri partiti’. Una volta non ci doveva essere nulla, non una percentuale. È un po’ come dire:’Tu nel tuo partito quanti delinquenti hai? 251? Come il colesterolo. Sarà un numero buono o è troppo basso?’».
Grillo difende Nogarin Proprio sul fronte questione morale, Grillo ha difeso, pur non nominandolo mai, il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin. «Ci dicevano ‘troppo facile fare opposizione, andate a governare’, ma noi siamo sindaci masochisti, che prendono i libri contabili delle partecipate e li portano ai giudici. A Lodi il sindaco lo hanno trovato che smantellava lo stipetto di una piscina per rubare 100 euro». Beppe Grillo si è presentato in scena come imprigionato nei suoi vestiti, vittima di un mondo di attivisti che sparsi per l’Italia lo contattano e gli chiedono spiegazioni delle sue parole.
Grillo e il M5S Un ologramma di Beppe Grillo dice: «La democrazia è svuotata, è un’orata da allevamento». Poi Grillo si sfoga sul momento attuale e sul suo essere tornato a fare spettacoli, dopo aver deciso di fare un passo di lato in politica: «E’ una questione di libertà: sono stato anni con uno sdoppiamento di personalità. Il comico non ha certezze, mentre il politico deve essere perfetto. Voglio tornare ad analizzare la realtà come prima, ma come faccio?». Ma Beppe Grillo ha anche cantato e chiesto al suo pubblico dediche da fare con la chitarra. Fra il pubblico attivisti, portavoce anche toscani o simpatizzanti ed a loro ha dedicato un pensiero preciso: «Loro non mi hanno chiesto mai un tagliando qui per entrare senza pagare. Anni fa mi chiedevano caterve di biglietti omaggio: assessori, consiglieri, militari. Prima dello spettacolo li chiamavo per nome, li facevo alzare, e dicevo “generale tal dei tali, ringrazi il pubblico che ha pagato anche per lei. Non me li hanno chiesti più, gli omaggi. Comunque anche se non vinciamo, noi del Movimento abbiamo già vinto perché abbiamo cambiato il modo di far politica in questo paese».