gol andrea costaCome nelle piu’ classiche vittorie calcistiche il portiere para tutto, e poi c’è uno che segna, l’Empoli espugna il ‘Bentegodi’ di Verona sconfiggendo la sempre piu’ultima formazione scaligera gialloblù, solo che stavolta il bomber di giornata non è uno fra Pucciarelli, Maccarone, Livaja o Piu ma bensì Andrea Costa, un calciatore che di mestiere fa il difensore e che invece ieri si è trasformato in cecchino implacabile capace di colpire e regalare i tre punti a sé stesso ed i suoi compagni di squadra, permettendo alla formazione azzurra di approfittare soprattutto della battuta d’arresto del Frosinone e del Palermo, e di navigare in acque assai tranquille. Chi lo avrebbe mai detto dopo la sconfitta proprio in terra ciociara, alla quinta giornata, che Mario Rui e compagni avrebbero invertito il trend così tanto, da inanellare ad esempio sette punti nelle ultime tre partite, frutto di buon gioco, organizzazione di squadra e soprattutto grinta da vendere? In pochi forse, ma non nel club guidato da Fabrizio Corsi, con il direttore sportivo Marcello Carli non solo a scegliere l’ex tecnico della Cremonese, ma ad allestirgli pure una formazione degna di stare in serie A, a pieno merito, e fra le migliori espressioni del calcio di provincia. In queste ore, pur mantenendo nel cuore il ricordo dell’ex allenatore Maurizio Sarri, sono molti che si sono trasformati in Giampaolo‘s lovers, e si stanno godendo un Empoli davvero eccellente.
Il successo di Verona Ieri in terra veneta ci ha pensato Skorupski a dire no piu’ volte a Toni, Ionita e Silgardi, regalando il primo dispiacere al neo mister veronese Luigi Del Neri, ma quando c’è stato da affondare, gli ospiti non si sono tirati indietro, e pur privi dello squalificato Tonelli, una colonna dello spogliatoio e del reparto difensivo, hanno dato il colpo del k.o., poco dopo l’ora di gioco. «E’stata una partita difficile, dove non siamo riusciti a tenere i nostri avversari lontani dalla nostra porta, con loro che hanno avuto diverse occasioni per sbloccare il risultato – ha raccontato nel post partita l’allenatore dell’Empoli Giampaolo – Avevamo tanti giocatori in condizione non perfetta ma dal punto di vista caratteriale e tecnico i miei calciatori hanno dato tutto, ed il valore di questo successo è inestimabile». Laurini ha terminato la gara per un infortunio con la testa fasciata, a simboleggiare lo spirito indomito della squadra azzurra davanti ad un’avversaria che era già ad una delle sue ultime spiagge in chiave salvezza. Uno spirito quello azzurro che è piaciuto tanto anche ai tifosi del Verona che hanno applaudito a fine gara proprio gli avversari usciti poi vittoriosi. «Laurini con la testa fasciata e la maglia di Zambelli rovesciata, insaguinata, è il simbolo della nostra giornata – ha aggiunto il mister empolese- Saponara, Pucciarelli, Paredes, Barba, che ha avuto un mancamento fra il primo ed il secondo tempo, non stavano bene eppure non hanno mai tirato indietro la gamba. E’ prevalso lo spirito di gruppo. Benissimo Maiello, Piu ed il rientro di Croce. Noi siamo l’Empoli e dobbiamo fare l’Empoli. La sfida contro il Carpi di domenica prossima sarà uno scontro diretto. La gara contro il Verona ci ha insegnato tante cose e quindi preparero’ la prossima valutando certe cose che non sono funzionate al ‘Bentegodi’. Alleno una squadra cui non va urlato ma gli vanno solo sottolineate alcune cose. Per il resto io sono felice di essere allenatore di questa squadra, dovro’ sempre ringraziare la società che mi ha dato fiducia ma sono sempre in punta di piedi».
L’eroe di giornata Ultimi pensieri affidati all’estremo difensore dell’Empoli Skorupski, eroe di giornata. «Ho fatto delle belle parate contro il Verona, ma non dico che la partita è stata vinta soltanto grazie a me perché siamo un grande gruppo e abbiamo ottenuto questo successo tutti insieme – ha concluso il numero 1 della squadra di Giampaolo – Stiamo migliorando molto, prendiamo meno gol rispetto all’inizio della stagione. Siamo molto contenti di aver vinto questa partita, perché fuori casa è sempre più difficile ma non vogliamo pensare ai ventuno punti conquistati fino ad oggi».