SIENA – La presentazione del piano industriale è rimandata. Beko, al contrario delle previsioni ha preso di nuovo tempo. Le parti, nella migliore delle ipotesi, si rivedranno a fine mese.
Nell’incontro al Ministero delle imprese e del Made in Italy l’azienda ha però sollevato le criticità. Tra queste, rientra la situazione dello stabilimento di Siena, in crisi prolungata. La proprietà non avrebbe parlato di chiusure, ma neanche illustrato investimenti o piani di sviluppo.
“E’ una delusione – ha affermato Daniela Miniero, segretario Fiom Cgil Siena -. Ci sentiamo presi in giro”. Sulla stessa lunghezza d’onda Massimo Martini della Uilm: “Hanno spiegato che c’è una saturazione di questo mercato. Non hanno parlato di chiusure, ma non hanno fornito elementi per pensare il contrario”.
Amareggiata anche Agnese Carletti, presidente della Provincia: “Delusione e preoccupazione. Queste sono le sensazioni che ha lasciato l’incontro con i vertici di Beko che dopo mesi, non solo non ha presentato un piano industriale, ma non ha dato nemmeno alcuna risposta chiara sul futuro degli stabilimenti italiani e di Siena in modo particolare. Nessun dato oggettivo e nessun progetto, soprattutto nessun rispetto per lavoratori e lavoratrici che stasera avevano diritto almeno ad avere risposte”.
Nel corso dell’incontro è stato affrontato anche il tema del Golden Power. Lo strumento che dovrebbe servire a garantire i livelli occupazionali, ma senza entrare nel merito.