SIENA – L’intenzione è andare avanti con manifestazioni fino al 20 novembre, quando le parti si ritroveranno di fronte al ministero per entrare nei dettagli del piano industriale di Beko.
Quello che dovrebbe chiarire il futuro degli stabilimenti italiani. Compreso quello di Siena, uno dei più a rischio. Per questo motivo lavoratori e sindacati hanno indetto uno sciopero di 8 ore davanti ai cancelli della fabbrica. Altre due sono in programma il 12 novembre. Il sito di viale Toselli oggi conta 299 occupati, che lavorano circa una settimana al mese. I pezzi prodotti nel 2024 saranno 263 mila: solo due anni fa erano 426 mila.
Poi nell’aprile scorso il passaggio di mano da Whirlpool ad Arcelik e un silenzio che è durato fino alla scorsa settimana, quando al Mimit c’è stata un’anticipazione dei progetti futuri.