ROMA – L’attività andrà avanti per altri 12 mesi, poi a fine 2025 Beko cesserà il proprio impegno nello stabilimento di viale Toselli. Oltre a quello di Siena, chiuderà anche il sito di Comunanza, nella Marche.

L’annuncio è stato dato dall’azienda turca nel corso dell’incontro che si sta svolgendo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy: non era presente il ministro Adolfo Urso. Il secondo nel giro di poche settimane, dopo quello avvenuto a inizio mese. Allora la società di elettrodomestici non era voluta entrare nel dettaglio del piano industriale, evidenziando comunque criticità per la fabbrica senese.

Una realtà da tempo in crisi, che attualmente dà lavoro a 299 persone. La situazione è precipitata negli ultimi anni, con una riduzione progressiva dei pezzi prodotti. Nel 2022 erano 426 mila, oggi 263 mila. A dicembre il personale sarà impiegato per appena 10 giorni. Conseguenza della concorrenza in arrivo dall’Asia e dello stallo nella richiesta degli elettrodomestici del freddo: Siena è specializzata nei congelatori orizzontali.

Sindacati e dipendenti da settimane hanno iniziato una mobilitazione, con manifestazioni, assemblee pubbliche e volantinaggio a giro per la città. Stasera gli operai, vista la notizia negativa emersa dal confronto, dovrebbero iniziare una presidio permanente davanti alla fabbrica. Le rappresentative sindacali hanno già annunciato un corteo per le vie del centro storico, che si dovrebbe tenere a breve.

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