SIENA – Si profila una svolta all’orizzonte per Beko. Il Comune di Siena, coadiuvato da Regione e Provincia, è pronto a comprare lo stabilimento di viale Toselli.

“Un’operazione che richiede tempo e che ha come obiettivo quello di poter avviare una reindustrializzazione del sito, che garantisca l’occupazione e la sua destinazione produttiva”, ha detto il sindaco Nicoletta Fabio, al termine del tavolo ministeriale. L’azienda, per il momento, ha confermato lo stop della produzione alla fine del 2025, ma ha accettato di corrispondere gli ammortizzatori sociali per altri due anni. Dovrebbero essere all’80%. Se l’acquisto della fabbrica andrà in porto, con ulteriore tempo per muoversi potrebbero essere trovate nuove soluzioni per il sito di Siena.

“Come Regione – ha evidenziato il presidente regionale Eugenio Giani – siamo pronti a fare la nostra parte e in questo senso accogliamo positivamente l’impegno del ministro a supportare gli investimenti e a porre il tema dell’acquisizione dell’immobile di Siena, garantendone la destinazione industriale”.

Anche i sindacati hanno espresso un giudizio positivo per l’apertura del gruppo turco. “La disponibilità di Beko a iniziare un confronto su un nuovo piano industriale, senza aprire la paventata procedura di chiusura e di licenziamento, costituisce il presupposto minimo per iniziare una trattativa”, hanno dichiarato le sigle Fim, Fiom, Uilm e Uglm, chiedendo però che le promesse siano presto concretizzate con impegni precisi.

Le parti si rivedranno il 10 febbraio per approfondire i dettagli emersi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Se capirà presto quindi se è già primavera oppure si tratta di una rondine isolata.

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