FIRENZE – E’ convocato per il 30 aprile il tavolo al ministero dello Sviluppo economico per la vertenza Bekaert. L’incontro è fortemente atteso perché il 4 maggio scadono gli ammortizzatori sociali per i lavoratori rimasti in forza all’azienda di Figline Incisa Valdarno (Firenze).
«Ora la multinazionale belga non si metta di traverso ma anzi favorisca un’ipotesi di reindustrializzazione»
«Ringrazio il Governo per aver ascoltato e accolto la nostra richiesta – sottolinea su Facebook Valerio Fabiani, consigliere del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e delegato a lavoro e crisi aziendali – e aver così posto rimedio ad un iniziale errore, non avendo previsto fin da subito la convocazione di questo tavolo fra i primi previsti. Adesso però ci attendiamo fatti concreti. La Toscana, Regione, Comuni e organizzazioni sindacali territoriali, ha messo in campo un’idea industrialmente forte per assicurare un futuro allo stabilimento di Figline, che si fonda sulla ricostruzione di una filiera toscana dell’acciaio che ha per altro suscitato anche l’interesse di alcune aziende. E come Regione siamo ovviamente pronti a continuare a fare la nostra parte sia sostenendo la ricollocazione di quei lavoratori, anche attraverso altre soluzioni facendo incontrare aziende che investono e assumono con le realtà in crisi sia intervenendo con tutti gli strumenti disponibili, incentivi, formazione e tutto il pacchetto di politiche attive del lavoro. Ma ora serve un intervento deciso da parte del Governo – conclude – serve che la multinazionale belga continui a darci il tempo che serve per agganciare la ripresa e non si metta di traverso ma anzi favorisca un’ipotesi di reindustrializzazione».