«È la dura legge del gol», cantavano gli 883. Una canzone che si presta alla perfezione per descrivere la rabbia e l’amarezza in casa Fiorentina dopo l’1-2 subito in casa da parte del Napoli. Il cinismo e la concretezza dei partenopei hanno avuto la meglio sul bel gioco offerto dalla Viola che cade e s’infuria con il direttore di gara per il rigore negato per l’atterramento di Cuadrado al 91’ con conseguente espulsione (doppio giallo) per il colombiano.

La chiave della partita Ai viola non è bastato il nono sigillo in campionato di Giuseppe Rossi che ha regalato il momentaneo 1-1. I ragazzi di Montella si mangiano le mani, visto il 70% di possesso palla in favore dei gigliati e il palo colpito da Cuadrado sul punteggio di parità. Il miracolo di Reina ancora su Giuseppe Rossi, due tiri in porta e due reti per Callejon e Mertens e una difesa catenacciara come non mai sono bastate al Napoli per violare il terreno di gioco fiorentino.  E poi il finale al veleno con l'arbitro Calvarese che espelle in pieno recupero Cuadrado, ravvisando una sua simulazione anziché fischiare un rigore apparso a tutti come netto per lo sgambetto di Inler ai danni dello stesso attaccante colombiano. Oltre il danno la beffa, perché i viola dovranno ora rinunciare al talento di Necoclì nell'anticipo di sabato, un altro big-match, a San Siro contro il Milan.

Le parole di Montella Pragmatico Vincenzo Montella nel commentare la gara. «Non credo molto alla fortuna e la sfortuna, il Napoli ha sfruttato bene le ripartenze ed hanno vinto la partita – ha sottolineato il tecnico viola -. Abbiamo espresso una buonissima qualità di gioco mi dispiace solo per il risultato finale. Abbiamo dimostrato di poter essere anche un po' meglio di loro». Sull'episodio del rigore non concesso, Montella ha cercato di placare gli animi, esorcizzando il tutto con una battuta finale: «Che devo dire non l'ha fischiato che posso fare io? Datemi il fischietto».

Rabbia ADV Decisamente diverso il tiro di Andrea Della Valle nel post partita, in cui il patron viola è stato anche protagonista di un acceso botta e risposta con Massimo Mauro su Sky. «Sabato a Milano non avremo Cuadrado per una svista. Vorrei capire perché non si assegna un rigore così. Forse perché eravamo al 91'? Calvarese è un arbitro giovane, forse bisognerebbe avere più coraggio, anche se io credo sempre nella buona fede. Sono convinto – ha proseguito ADV – che Braschi rivedrà questo episodio con il presidente degli arbitri Nicchi e capiranno l'errore che é stato commesso: il rigore era sacrosanto. Io però – ha concluso – voglio fare anche i complimenti alla mia Fiorentina, siamo vivi, in crescita, siamo una grande squadra e recupereremo nelle prossime gare. Dobbiamo restare ottimisti. In questi giorni dovro' restare freddo e gestire la mia squadra che e' giustamente arrabbiata».

Livorno Torino 3-3 Pirotecnico invece il pareggio all’Armando Picchi di Livorno dove i labronici hanno impattato contro il Torino di Ventura. Avvio sprint dei granata che in appena sette minuti colpiscono in due occasioni con Immobile e Glick. Il Livorno sbanda ma non deraglia: buona infatti la capacità di reazione dell’undici di Nicola che prima pareggia con Paulinho e Greco, e poi addirittura riesce a trovare lo spunto per portarsi in vantaggi grazie ad Emerson. Il sogno labronico viene infranto dal rigore trasformato da Cerci per il 3-3 finale. «Gli allenatori non devono parlare degli arbitri. Quello che non sopporto è questa cultura finta: a me non interessa parlare dell'arbitro, ma che tutti si attengano a quello che ci dicono di fare. A me dà fastidio essere preso in giro, passare per fesso perché io ai miei giocatori inculco dei valori». Così ha esternato la sua amarezza in tecnico del Livorno Davide Nicola. Che ha aggiunto, soprattutto elogiando la prestazione dei suoi dopo il doppio svantaggio iniziale: «Io non utilizzo i giornali per lamentarmi e non lo farò nemmeno ora. Mi tengo il punto ma i miei ragazzi, sul campo, oggi hanno dimostrato di meritare 12 punti». «A parte il rigore, abbiamo avuto una conduzione generale della gara non favorevole. Un arbitraggio non felice per noi – ha rincarato la dose il direttore sportivo del Livorno Stefano Capozzucca nel dopogara -. Livorno è una piccola della Serie A, arriva da un momento difficile a Verona abbiamo subito torti, ma li abbiamo accettati. Oggi il Livorno ha fatto una grande gara e stava portando in porto questi tre punti che erano la vita. Vedere vanificati gli sforzi così lascia molta amarezza. Valeri arbitro che stimo: lui mi ha riferito che era sicuro al 100% della volontarietà del fallo di Rinaudo, ma secondo me e' discutibile. Siamo una squadra piccola che però merita rispetto».

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