ISOLA DEL GIGLIO – Negli anni in cui la Costa Concordia rimase davanti alle acque di Isola del Giglio Sergio Ortelli era il sindaco dell’isola dell’Arcipelago Toscano.

Sulle sue spalle e dei gigliesi ricaddero fin dai primi momenti le responsabilità della messa in salvo dei naufraghi e della salvaguardia dei fondali e delle acque gigliesi.  Responsabilità a cui Ortelli, con grande senso di responsabilità e capacità, non si sottrasse nell’unico interesse della sua comunità.

Ortelli, cosa le ha richiamato alla mente quanto accaduto nel mare di Sicilia?

Sicuramente il primo pensiero è andato alle vittime di un’altra tragedia del mare. Un pensiero che mi ha riportato immediatamente a quanto accadde all’Isola del Giglio la notte del 13 gennaio 2012, naturalmente fatte le dovute proporzioni. Ricordo ogni giorno a me stesso, e l’isola lo fa puntualmente ogni anno, che nel naufragio della Costa Concordia morirono 32 persone. Ma mi piace anche ricordare che quella tragedia dalle dimensioni ciclopiche è stata trasformata, da un punto di vista del sentimento di riscatto di un’intera nazione, in una grande operazione ingegneristica di successo che ha fatto scuola nel mondo.

Per lei che ha già vissuto un’esperienza di questo tipo, quale deve essere la priorità?

La priorità deve essere quella della tutela dell’ambiente marino. Prima la tirano su e meno danni rimarranno ai fondali. Ma sono sicuro che si metteranno in atto tutte quelle azioni per la tutela dell’ambiente marino che non saranno quelle ciclopiche realizzate al Giglio ma che consentiranno di intervenire velocemente.

Bayesian, 15 milioni di euro e 40 gru per riportarlo in superficie. Per il ‘salvage master’ della Concordia Sloane il recupero si può fare (agenziaimpress.it)

Nick Sloane, che al Giglio si occupò delle operazioni di rimozione della Concordia, ha di fatto tracciato lo scenario per il recupero dell’imbarcazione. Le sembra uno scenario possibile?

Se Nick Sloane ha detto che è possibile posso solo credergli. A lui abbiamo affidammo allora le nostre speranze e lui non le tradì. Se mai decidessero di affidargli anche questa operazione credo che metterebbero nelle mani di una persona altamente qualificata la risoluzione di un problema così complesso così come lo è stato per il Giglio.

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