Omaggio ai caduti pisani di tutte le guerre nel 735esimo anniversario della battaglia della Meloria che video lo scontro tra la Repubblica di Pisa e la Repubblica di Genova, con la sconfitta dei pisani. E’ quello in programma oggi a Pisa nell’ambito di un variegato cartellone di appuntamenti con la collaborazione di molte associazioni e il patrocinio del Comune di Pisa.
L’omaggio ai caduti pisani a Genova Ad impreziosire le celebrazioni, la trasferta a Genova per la prima volta per rendere omaggio ai pisani “caduti prigionieri”. Nella giornata di ieri, infatti, il sindaco di Pisa Michele Conti ha deposto una corona di alloro al Campo Pisano, vicino alla Cattedrale, in ricordo dei “compatrioti” che finirono nelle prigioni di Genova. Maria Luisa Ceccarelli Lemut, già ordinario di Storia medievale, ha tenuto una prolusione su “La battaglia della Meloria e i Pisani prigionieri a Genova”.
Lancio della corona alle Secche della Meloria Nella giornata di oggi il programma prevede l’omaggio ai caduti pisani di tutte le guerre con un convoglio di barche che si dirigerà alle Secche della Meloria per la benedizione e il lancio in mare di una corona, biodegradabile. Nel pomeriggio, poi, a Pisa si svolgerà a cura dell’associazione Amici di Pisa la 61esima edizione del “Die di Santo Sisto”, la celebrazione per la festa di Papa Sisto II (257-258), primo patrono di Pisa, martire sotto l’imperatore Valeriano e protettore delle fortune pisane sul mare. Almeno fino alla data della sfortunata sconfitta della Meloria. Alle ore 18.00 è in programma alla chiesta di S. Sisto la deposizione di una corona di alloro sulla lapide che ricorda gli eventi del “6 agosto” nei secoli; a seguire la S. Messa celebrata da don Francesco Barsotti.
Le battaglie del 6 agosto nella storia Il 6 agosto, infatti, è una data importante nel calendario della Repubblica Pisana e non soltanto per l’episodio della Meloria. Anzi, nel corso dei secoli la data era legata ai molteplici successi navali ottenuti dai pisani, considerato infatti che le battaglie si combattevano in estate. Il 6 agosto del 1087, con l’aiuto dei Genovesi, Pisa espugna le citta ora tunisine di al-Mahdi e Zawila; il 6 agosto del 1113 l’Armata pisana comandata dal vescovo Pietro salpa verso le Baleari che saranno conquistate con una campagna durata oltre un anno; il 6 agosto 1119 i pisani sconfiggono Genova a Portovenere; il 6 agosto 1135, combattendo per papa Innocenzo II contro Ruggero re di Sicilia, i pisani dopo avere conquistato Amalfi e altre città sono posti in fuga durante l’assedio di Fratta; infine, il 6 agosto una flotta pisana sconfigge quella genovese ancora davanti alle acque di Portovenere. Poi, la data del 1284 quando le 61 galee pisane e 9 galeoni, capitanati dal podestà Alberto Morosini, furono sconfitti pesantemente dai Genovesi che fecero molti morti e 9.272 soldati prigionieri. Tra questi l’illustre Rustichello, che nelle prigioni genovesi avrebbe scritto per conto di Marco Polo il celebre “Milione”. In tale occasione, proprio in riferimento all’ingente numero di prigionieri pisani a Genova, nacque il detto “se vuoi veder Pisa vai a Genova”.