migranti«La prefettura di Lucca conosce la nostra situazione, come la conosce la Regione Toscana. Non siamo nelle condizioni di ospitare nessuno. Requisire gli immobili? Mi metto la fascia tricolore e li aspetto. La situazione è di oggettiva difficoltà e non è di destra nè di sinistra». Lo ha sottolineato il sindaco di Pietrasanta, Massimo Mallegni dopo l’ultimatum della Prefettura che ha chiesto ai sindaci di ospitare i profughi con il rischio, in caso di non disponibilità, di requisizione degli immobili che serviranno per ospitare i profughi.  

Basta profughi «Non è possibile – ha aggiunto Mallegni – scaricare sulla popolazione e sui comuni: abbiamo gli italiani che non hanno da mangiare». Mallegni poi ha posto l’accento i numeri del disagio che i suoi cittadini stanno vivendo: «Ho 146 famiglie che aspettano una casa popolare, 100 sono straniere. Non si affronta il problema qui, si deve affrontare là. Prima aiutiamo gli italiani, la gente che vive nel mio comune. L’immigrazione è business per alimentare le cooperative serbatoio di consenso: un profugo costa mediamente 35 euro al giorno, per una regione come la Toscana in relazione ai numeri previsti parliamo di 200mila euro al giorno, 6 milioni al mese, che vanno a foraggiare qualche cooperativa. Oggi abbiamo trovato un nuovo business che è quello dell’immigrazione. Un business che va a sostituire quello che una volta era il finanziamento pubblico dei partiti. Questa è la verità».

La situazione a Villa Bassilewski Nel frattempo a Firenze il vice sindaco Cristina Giachi ha risposto a chi nel centro destra cittadino ha polemizzato sull’alto numero di immigrati accolti nel capoluogo di regione negli ultimi giorni, con tanto di discussione su quante persone accogliere fra Palazzo Vecchio e la prefettura di Firenze nell’ex struttura medica di Villa Bassilewski. «In città sono arrivati più profughi di sempre e nonostante tutto siamo riusciti a gestire l’emergenza degli arrivi in maniera dignitosa – ha spiegato il vicesindaco Giachi -. Il Comune ha fatto al meglio la propria parte per accogliere i profughi e lo ha fatto nel rispetto delle persone che sono arrivate e del territorio di accoglienza. Qualche politico cittadino forse non sa che l’accoglienza è un obbligo di legge da cui non si può prescindere in quanto sancito dall’art. 10 della Costituzione italiana, dalla Convenzione di Ginevra del 1951 e dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che fa rifermento al diritto di asilo. È nostro dovere quindi, e lo abbiamo sempre fatto, dare accoglienza a bambini, donne e anziani fragili. Per l’amministrazione comunale l’accoglienza va di pari passo con la sicurezza dei cittadini – ha concluso Cristina Giachi– e poniamo massima importanza al rispetto delle regole e della legalità da parte di tutti come dimostrano i 15 sgomberi che abbiamo fatto dall’inizio del mandato».