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FIRENZE – Basta a conferenze stampa che si trasformano in ‘tonnare’ per i giornalisti. Il monito  arriva da Associazione Stampa Toscana e Ordine dei Giornalisti della Toscana che in una nota tornano a chiedere «rispetto e tutela per i colleghi addetti ai servizi di cronaca e che svolgono il proprio lavoro in prima linea, esposti in ogni momento al pericolo di contagio Covid 19 e costretti ad operare in situazioni affollate e dove non vengono fatte rispettare le norme antiassembramento».

A rischio cronisti in prima linea, fotoreporter telecineoperatori 

«A correre quotidianamente questo rischio .spiegano –  sono cronisti in prima linea, fotoreporter, telecineoperatori: colleghi ai quali viene affidato il delicato compito di documentare ed informare in uno dei momenti più drammatici vissuti dal Paese».

«E’ intollerabile – affermano il presidente dell’Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci, ed il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana, Carlo Bartoli – che ciò avvenga soprattutto in occasione di avvenimenti e di appuntamenti organizzati dalle stesse istituzioni che si trasformano in vere e proprie tonnare nelle quali i colleghi rischiano oltre ogni limite consentito per la salute propria, delle loro famiglie e dei loro colleghi. E’ paradossale che proprio realtà ed organismi istituzionali che da una parte raccomandano ai cittadini le regole fondamentali per evitare il contagio, dall’altra non si curino di organizzare i loro appuntamenti seguendo quelle stesse regole».

Appello a associazioni, istituzioni e ai direttori

Per questo l’Associazione Stampa Toscana e l’Ordine dei Giornalisti della Toscana rivolgono un pressante appello alle istituzioni, alle organizzazioni sociali, economiche, culturali e sportive, coscienti delle loro responsabilità in questi frangenti, ad aderire concretamente a quanto previsto per evitare le possibilità di contagio in occasione della loro attività di comunicazione e di incontro con i giornalisti ed invitano i direttori, i caporedattori ed i capiservizio delle testate giornalistiche a vigilare affinche’ tali norme vengano rispettate e fatte rispettare a tutela dei colleghi impegnati nei servizi di cronaca.