La dieta dei senesi ha livelli trascurabili di mercurio. E’ quanto è emerso da una ricerca del C.R.I.S.A., il centro ricerche alimentari del dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Siena.


La ricerca – Le analisi condotte su circa duecento campioni di alimenti vari, delle marche comunemente presenti nei punti vendita della grande distribuzione in città (pane, pasta, carne, prodotti caseari, prodotti ittici) dicono che il mercurio è quasi assente. Nella maggior parte dei campioni analizzati, infatti, non si sono riscontrate tracce rilevabili di mercurio. Inoltre, in un limitato numero di alimenti, come alcuni funghi o prodotti ittici, che hanno riportato valori di concentrazione di mercurio apprezzabili con gli strumenti e le metodiche di analisi a disposizione, non si sono evidenziati valori elevati e comunque in nessun caso superiori ai limiti massimi consentiti dalle normative vigenti. Il monitoraggio, finanziato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, è stato realizzato dalla dottoressa Fulvia Maria Funaro e dal dottor Davide Baroni, con il coordinamento e la supervisione scientifica della dottoressa Cristiana Guerranti Perra e del professor Silvano Focardi, direttore del C.R.I.S.A.


Altre indagini – Tra qualche mese lo stesso centro di ricerca renderà noti i risultati di un monitoraggio in corso sui prodotti locali di qualità, DOP e IGP, oltre che su prodotti della cosiddetta “filiera corta”, cioè i prodotti venduti direttamente dal produttore al consumatore.


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