Brucia, inutile nasconderlo, la sconfitta della Montepaschi Siena contro l’Unics Kazan del sesto turno di regular season di Eurolega. 73-79 il punteggio con cui la squadra di Pianigiani deve arrendersi sul parquet di casa, per la prima volta in stagione, nella massima competizione cestistica d’Europa. Il coach senese non si è nascosto nel post-partita ed ha ammesso, senza fare ulteriori drammi, che la sua squadra non ha ancora raggiunto uno stato di forma ottimale e, soprattutto, una capacità di difendere di squadra, chiave dei successi degli anni di gestione Pianigiani.
Lunghi in difficoltà Al di là di questioni puramente tecniche sembra che la Montepaschi 2011-12, in questa prima parte di stagione, sia ancora una squadra e un progetto in totale divenire. Andersen e Lavrinovic risultano essere molto indietro a livello di condizione fisica e forse con degli acciacchi fisici ancora non del tutto recuperati. Il capitano, Shaun Stonerook, continua a mantenersi su buoni standard difensivi, ma in attacco non c’è più e, soprattutto in Europa, soffre contro avversari che gli prendono le misure e lo “battezzano” per il tiro da fuori.
Le risorse Alla Mens Sana manca l’energia. I migliori nelle ultime uscite sono stati indubbiamente Ress e Moss, tra i pochi componenti del roster bianco verde ad avere effettuato tutta la preparazione atletica. Non è sicuramente un caso questo. Insieme a loro ci sarebbero Aradori e Michelori che però, per un motivo o per un altro, non riescono ancora a dare un contributo importante. Aradori sta facendo ottime cose in campionato, è indiscusso, ma in Eurolega gli manca forse quel pizzico di sfacciataggine e di fiducia per poter provare quanto meno a graffiare e incidere. Michelori invece sembra ormai tagliato fuori dalle rotazioni e dalle gerarchie tecniche della Montepaschi. Addetti ai lavori lo danno ora in procinto di accasarsi a Venezia, ora a Casale, ora a Cremona. Leggendo tra le righe di tutte queste voci si può capire solo una cosa: con molte probabilità, non concluderà la sua stagione a Siena.
Il nodo Rakocevic Resta quindi da vedere come si attrezzerà la società di Viale Sclavo per sostituirlo. L’altro acquisto fatto in corsa dal presidente Minucci ancora non sta dando i frutti sperati. Igor Rakocevic, eccezion fatta per la partita di Barcellona, è apparso ancora lontano da uno stato di forma pressoché buono e soprattutto sembra ancora non inserito nei meccanismi tattici di casa Mens Sana. Passato un mese dall’ufficializzazione del suo ingaggio, si può iniziare a stilare un bilancio che gioco forza non può essere ancora positivo. Tralasciando la sua condizione atletica, la cosa più lampante è che un finalizzatore come lui, nella Montepaschi, si deve adattare per adempire a compiti a cui fin’ora era stato poco abituato, come passare il passare la palla, costruire azioni e tiri per sé e per i compagni dal palleggio, difendere.
Il mercato Con il serbo la Mens Sana sembra avere pazienza, così come la stessa società di Viale Sclavo sembra usare tutte le dovute cautele per muoversi sul mercato e assestare gli ultimi colpi per rinforzare il roster. L’esempio di Rakocevic, così come quello dell’ex Summers, dimostrano apertamente come l’inserimento negli schemi della Montepaschi non sia assolutamente facile e necessiti di tempi e di scadenze che vanno sul medio-lungo periodo. Avvenne la stessa cosa nella passata stagione con un altro grande campione come Marko Jaric.
Sirene americane A tutti questi fattori ne va aggiunto un altro, forse più il importante e incisivo nelle dinamiche di mercato mensanine. Il perdurare del lock-out Nba sta animando tutto il panorama europeo e la possibilità che le star del basket americano possano accasarsi nel vecchio continente sta inevitabilmente facendo salire la colonnina di mercurio. Sebbene costantemente smentite dal presidente Minucci, molte voci si stanno susseguendo anche sulla Montepaschi. L’idea del numero uno della Montepschi è chiara: se viene un giocatore Nba non sarà per un’operazione di marketing, ma per dare credibilità e forza al progetto tecnico della squadra. Tradotto, il volo States-Siena si prende solo se si è decisi a rimanere fino alla fine della stagione e non per fare una parentesi di qualche settimana. Da non dimenticare che in cantiere c’è sempre l’idea Omar Thomas, mentre arrivano voci su un possibile ingaggio di Siena di Joakim Noah, Luol Deng (entrambi con provenienza Chicago Bulls) e addirittura di Paul Pierce, storico capitano e campione Nba 2008 con i Boston Celtics. Forse questo è FantaBasket ma qualcosa, sicuramente, sta bollendo in pentola. Sicuramente, non appena in America si deciderà se giocare o meno, il coperchio verrà sollevato e capiremo quale sarà il piatto forte.