Due partite dai risultati diametralmente opposti quelle di Mens Sana e Pistoia e che lasciano strascichi da valutare attentamente all’interno delle società, in un caso tenendo i piedi per terra e nell’altro cercando di non demoralizzarsi.
 
Qui Pistoia La Giorgio Tesi si ritrova in una bruttissima situazione, quello zero solitario in classifica comincia a pesare molto, soprattutto per una squadra che, sulla carta, pareva pronta a fare sicuramente meglio. La gara contro l’Olimpia Milano è stata di rara bruttezza e, in un festival di palle perse, l’hanno spuntata i ragazzi di coach Banchi che hanno potuto contare sulla maggiore esperienza. Coach Moretti ha visto i proprio giocatori intestardirsi in isolamenti, senza costruire vantaggi con il lavoro di squadra. C’è sicuramente ancora tanta strada da fare per Pistoia e la prima cosa da evitare in questo momento è farsi prendere dal panico, continuando a pensare a quello zero in classifica. Il campionato è ancora molto lungo e c’è ancora tanta strada da fare per costruire una stabile realtà di squadra.
  
Qui Siena Reduce dalla brutta sconfitta in Polonia la Mens Sana ha iniziato la partita contro Pesaro con un notevole nervosismo. Questo fatto è sembrato particolarmente evidente nei primi minuti, prima però che i biancoverdi sferrassero una micidiale sequenza di canestri dalla lunga distanza che hanno di fatto chiuso la partita già all’intervallo. Hackett, di ritorno nella sua città, ha svettato su tutti chiudendo con un fantastico 32 di valutazione, ma questa volta è stato aiutato da un “supporting cast” di primo livello (su tutti viene in mente Cournooh). Per la Mps però vale il discorso inverso di Pistoia: non si deve infatti pensare che con una vittoria così schiacciante siano spariti i problemi fin qui affrontati. L’attacco della squadra di coach Crespi, infatti, pare ancora molto statico e troppo dipendente dalle fortune del tiro da tre punti; manca insomma una valida alternativa non solo quando la mira non è quella dei giorni migliori, ma anche per variare le conclusioni. La giovane età del roster induce ad avere pazienza e ad aspettare che tutti possano capire i meccanismi difensivi e offensivi.
C’è bisogno quindi di aspettare senza impazienza, sia per quanto riguarda Pistoia che per la Mens Sana; entrambe le squadre hanno un grande potenziale, che però hanno fatto intravedere a tratti e ancora troppo saltuariamente.

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