Prima ha riportato Pistoia in Serie A dopo oltre un decennio, poi l’ha guidata ai playoff con una pazzesca rimonta nelle ultime giornate. Infine, in attesa di sfidare la corazzata EA7 nei quarti della post season, ha ricevuto ieri il premio di miglior coach del campionato. Paolo Moretti è ormai una figura affermata nel nostro basket anche da allenatore dopo esserlo stato da giocatore.
Vinto il derby con Crespi della Mens Sana Il premio quest’anno aveva diversi legittimi pretendenti: Marco Crespi, ad esempio, che ha tenuto le vicende extra-campo della Mens Sana fuori dal parquet ottenendo dai suoi giocatori prestazioni di altissimo livello. Per motivi simili, lo meritava Carlo Recalcati che, a Montegranaro, si è eretto a portavoce delle più che legittime proteste dei giocatori per una situazione a dir poco incresciosa tra stipendi non pagati, bilanci in rosso e giocatori svenduti per fare cassa. Tecnicamente non si può sottovalutare il lavoro del maremmano Luca Banchi, che ha riportato Milano in testa come non accadeva da anni. Dite che con quella squadra è stato facile? Nel basket nulla è scontato e nulla e dovuto. Inoltre bisogna sempre saper mettere in campo i giocatori che si hanno.
La vittoria di Moretti Il maggior numero di voti è andato a Moretti ed è un premio meritato. Basti
solo pensare a quanto ogni singolo giocatore di Pistoia, in primis gli americani, sia cresciuto tecnicamente e mentalmente dalla prima partita al Pianella all’ultima con Caserta che è valsa il playoff. Se non è un merito dello staff tecnico questo… Persona seria, mai una parola fuori
posto, passionale quanto basta, amatissimo dai tifosi, tanta gavetta alle spalle: Paolo Moretti, patrimonio del basket italiano, ha tutto per unaluminosa carriera. La sensazione è che davvero questo premio sia solo un primo riconoscimento di una lunga serie.
Medaglia di argento a Marco Crespi Un doveroso ritorno su Crespi. Ha avuto 127 voti contro i 130 di Moretti. È il segno che gli addetti ai lavori gli riconoscono la straordinarietà del suo lavoro, di quanto fatto sul campo e di come ha tenuto la squadra fuori dalla tempesta. Indipendentemente da come finiranno i playoff, il coach lombardo, insieme ad Alessandro Magro, al resto dello staff e a tutti i giocatori della Mens Sana Siena, potranno girare per i parquet di tutto il mondo a testa altissima.