Seconda giornata dei quarti di finale di Final Eight di Coppa Italia di basket al PalaIsozaki di Torino. Dopo le vittorie di Siena e Milano, prime semifinaliste della manifestazione (leggi), oggi si gioca nella parte opposta del tabellone con le sfide tra Cantù e Avellino (ore 20.30) e tra Pesaro e Venezia (ore 17.45).
Pesaro-Venezia Rivelazioni contro nel primo quarto finale di giornata. La Scavolini-Siviglia Pesaro e l’Umana Venezia sono due squadre ad alto coefficiente di spettacolarità. Formazioni che ragionano poco, quelle di Dalmonte e Mazzon, capaci di mettersi in ritmo in attacco grazie all’estro dei loro grandi stoccatori. Sarà la sfida dei White, Hickman e Jones (sponda Pesaro) contro gli Slay, Szewczyk e Young (Venezia). Due piazze nobili del basket italiano che si sfidano per un prestigioso piazzamento in semifinale. Impossibile fare un pronostico tra queste due squadre che, nel corso del campionato, sono riuscite anche a battere le tre big (Siena, Cantù e Milano) in partite in cui spesso hanno scardinato e ribaltato pronostici che le vedevano sfavorite. Chi giocherà con maggiore sfrontatezza e leggerezza, in una partita secca come questa, potrebbe avere qualche ciance in più.
Cantù-Avellino Candidata a ripetere l’exploit della passata stagione, dove centrò la finalissima persa poi con la Montepaschi Siena, la Bennet Cantù di coach Andrea Trinchieri. Il tabellone riserva ai brianzoli delle sfide che sembrano tutto sommato agevoli sulla carta, stante il roster più profondo e di maggiore stampo ‘europeo’ della Bennet. Cantù potrà anche disporre in questa Final Eight del neo-acquisto Doron Perkins, playmaker ex Maccabi Tel Aviv, reduce da un brutto infortunio ma recuperato e in grado di dare il suo importante contributo alla causa canturina. Attenzione però a non sottovalutare la Sidigas Avellino di coach Vitucci. Gli irpini, sempre dati per spacciati e ormai da tre anni sull’orlo del fallimento, stanno continuando a sorprendere anche in questa stagione grazie alle fiammate dei vari Green, Slay, Dean. Cantù favorita ma partita equilibrata, indubbiamente.